Giorgio Aiazzone: differenze tra le versioni

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Tra le passioni dell'imprenditore c'era quella per il volo, che si traduceva spesso in rapidi viaggi in compagnia di amici e familiari su aerei leggeri noleggiati per l'occasione. Il 6 luglio 1986, al ritorno a [[Biella]] dall'[[Aeroporto di Massa-Cinquale|aeroporto di Massa]], il [[Piper PA-34 Seneca|Piper PA-34 Seneca II]] marche I-APAM<ref>{{Cita web|url=https://aviation-safety.net/wikibase/wiki.php?id=31260|titolo=Aviation Safety Network|accesso=20 Settembre 2017}}</ref>, noleggiato da Aiazzone, decollato pur con previsioni che davano forte maltempo, tenta una deviazione sulla [[Lomellina]], ma perde il contatto radio mentre in zona imperversano forti temporali. Le condizioni metereologiche proibitive causano la perdita di controllo del velivolo, che precipita avvitandosi su stesso nei pressi di [[Sartirana Lomellina]], subendo forti danni strutturali durante la caduta. Aiazzone e l’altro passeggero, Clelia Allegretti, magistrato e amica di famiglia, vengono sbalzati fuori dalla lacerazione della fusoliera e i loro resti saranno ritrovati distanti dal relitto; il corpo senza vita del pilota, Giacomo Ramella Cravaro, sarà ritrovato ancora allacciato alle cinture di sicurezza, in ciò che resta dell’aereo incendiatosi dopo l’impatto su cavi dell’alta tensione.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Giangrande|titolo=Torino ed il Piemonte: Quello che non si osa dire|url=https://books.google.it/books?id=nkkVJPNDVbgC&hl=it&source=gbs_navlinks_s|dataoriginale=15 luglio 2013}}</ref><ref name = storiatv >''Giogio Aiazzone - il re del mobile, il re della vendita in diretta''; articolo di Massimo Emanuelli on-line su [http://www.storiaradiotv.it/GIORGIO%20AIAZZONE.htm www.storiaradiotv.it] (consultato nel luglio 2012).</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.newsbiella.it/2014/07/06/leggi-notizia/argomenti/biellese-in-noir/articolo/delitti-misteri-giorgio-aiazzone.html|titolo=DELITTI & MISTERI Giorgio Aiazzone|cognome=Rosso|nome=Rita|accesso=8 novembre 2017}}</ref>
 
In memoria di Aiazzone, la sera del 15 luglio, [[Guido Angeli]] tenne un'[[rito funebre#Il giudizio sull'estinto|orazione funebre]] televisiva di ottanta minuti sull'emittente [[Rete A]] riprendendo, al centro dello studio televisivo, una sedia vuota investita da un fascio luminoso. La trasmissione fu giudicata eccessiva e vagamente macabra<ref>''Quei pollicioni alzati del guru delle televendite'', articolo di Aldo Grasso sul [[Corriere della Sera]] del 15 marzo 2011.</ref> ma ebbe un grande impatto sul pubblico e divenne a suo modo un caso di studio tra gli esperti di [[mass media]].<ref>''Dizionario del cinema italiano'', Roberto Chiti, Roberto Poppi e Enrico Lancia, pag. 158; Gremese Editore, 1991.</ref><ref name = Dotto>{{Cita|Dotto, Piccinini|pp. 8-9}}.</ref> La sera prima, anche [[Wanna Marchi]], chepur condusse,avendo condotto in compagnia della figlia [[Stefania Nobile]], una trasmissione in onore di Aiazzone, scagliandosisi tuttaviascagliò contro l'editore dell'emittente, [[Alberto Peruzzo]], per averle imposto quellaquel trasmissioneprogramma, e affermando che avrebbe preferito "velare a lutto il televisore per una giornata intera''".<ref name = Dotto />
 
Il corpo dell'imprenditore è sepolto al cimitero monumentale del [[Santuario di Oropa]] in una cappella progettata dall'architetto Giulio Carpano.<ref name=cimonum>{{cita libro | titolo=L'altra Oropa - Guida al cimitero monumentale del santuario | cognome=Bocchietto | nome=Luisa | coautori=Mario Coda, Carlo Gavazzi | editore=Amministrazione del [[Santuario di Oropa]] | anno=2006 | url=http://www.santuariodioropa.it/db/it/component/docman/doc_download/4-guida-al-cimitero-monumentale-it.html | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120630141907/http://www.santuariodioropa.it/db/it/component/docman/doc_download/4-guida-al-cimitero-monumentale-it.html | dataarchivio=30 giugno 2012 }} {{NoISBN}}.</ref>