Romano d'Ezzelino: differenze tra le versioni

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Situata nella zona nord di Romano d'Ezzelino, la valle probabilmente prende il nome dalla Santa Felicita conservata nella chiesa di S.Giustina di Padova oppure dalla benedettina Felicita che fondò il convento nella valle. In un documento del [[1000]], l'imperatore [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] concedeva il mercato di Santa Felicita. Nel [[1445]], fu annesso da parte della badessa del monastero di S. Felicita un terreno con casa a Casale ([[Semonzo]]) tramite permuta: si trattava dell'attuale pizzeria “Antica Abbazia” all'epoca adibita ad ospizio. Negli anni successivi, con la crisi dei Benedettini nel nord est, i monaci e le suore abbandonarono il posto ed iniziò la presenza degli eremiti che trasformarono i locali in monasteri per tutto il XVI secolo, abbandonandoli definitivamente nel secolo successivo. La presenza religiosa in valle è simboleggiata dal capitello della Madonna del Buon Consiglio, eretto nel [[1816]] come voto contro le alluvioni e i temporali e difeso con una struttura muraria nel [[1922]] come ringraziamento per lo scampato pericolo e lo sfollamento della Grande Guerra. Durante la Grande Guerra, era stata creata una teleferica che portava rifornimenti in quota 1000 nella zona Col Campeggia, ed inoltre era stata costruita una pompa idroelettrica che attingeva acqua dal posto per spingerla fino alle linee del fronte.
 
Sempre durante la guerra era stata costruita una ''ferrovia leggera'' che aveva una caratteristica veramente unica perchèperché con 5 rotaie: Due per lo scartamento 750 &nbsp;mm per le locomotive a cremagliera, due con la scartamento 600 &nbsp;mm, per i carri, oltre al binario della cremagliera.<ref>{{Cita libro|autore=Mario Pietrangeli|titolo=Il Museo Europeo dei Trasporti Ogliari|p=36||}}</ref>
 
*'''Ca' Cornaro'''