Nadir Shah: differenze tra le versioni

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[[File:Baghavard 2 001sdf.jpg|thumb|La [[Battaglia di Yeghevārd]] fu uno dei trionfi militari più grandiosi nella carriera militare di Nadir.]]
Le relazioni tra Nadir e lo scià si erano inclinate sempre più dal momento che quest'ultimo era divenuto geloso dei successi militari del suo generale. Mentre Nadir era assente impegnato nella guerra ad est, quindi, Tahmasp tentò di prendere personalmente il controllo della situazione dell'esercito lanciando [[Campagna di Tahmasp del 1731|una fallimentare campagna]] per riprendere il controllo di [[YerevanErevan]]. La campagna si concluse con la perdita di tutte le recenti acquisizioni che Nadir aveva ottenuto dagli ottomani, e con la firma di un trattato che cedeva la [[Georgia]] e l'[[Armenia]] ai turchi in cambio della città di [[Tabriz]]. Nadir, furioso, vide che il momento era opportuno per estromettere Tahmasp dal potere. Egli denunciò pubblicamente il trattato, cercando supporto popolare per una guerra contro gli ottomani. Ad Isfahan, Nadir trovò Tahmasp ubriaco e lo mostrò ai cortigiani chiedendo se un uomo del genere fosse adatto per essere il loro sovrano. Nel 1732 fu Nadir a costringere Tahmasp ad abdicare in favore di suo figlio ancora infante, Abbas III, di cui Nadir divenne [[reggente]].
 
Nadir decise di continuare la [[Guerra ottomano-persiana (1730-1735)|guerra del 1730-35]], che poté riottenergli i territori dell'Armenia e della Georgia oltre ad assediare la città ottomana di [[Baghdad]] che egli offrì in cambio delle province perdute, ma i suoi piani vennero compromessi quando il suo esercito venne battuto dal generale ottomano [[Topal Osman Pasha]] presso la città nel 1733. Nadir decise che era necessario riprendere l'iniziativa bellica quanto prima per salvare la sua posizione in quanto alcune rivolte già erano scoppiate in Persia. Fronteggiò quindi Topal, lo sconfisse e lo uccise. Assediò quindi Baghdad e [[Ganja]] nelle province settentrionali, cercando addirittura di stringere un'alleanza coi russi in funzione anti-turca. Nadir ottenne una grande vittoria sulle forze ottomane nettamente superiori a Baghavard e dall'estate del 1735, l'Armenia e la Georgia poterono dirsi nuovamente persiane. Nel marzo del 1735, siglò [[Trattato di Ganja|un trattato]] con i russi a Ganja col quale questi ultimi si accordarono per ritirare tutte le loro truppe dal territorio persiano,<ref name="The History of Iran">Elton L. Daniel, "The History of Iran" (Greenwood Press 2000) p. 94</ref><ref>Lawrence Lockhart ''Nadir Shah'' (London, 1938)</ref> che venne restaurato alla situazione del [[Trattato di Resht]] del 1732, riportando l'egemonia persiana sul [[Caucaso]] e sull'[[Iran]].