Mario Scarpetta: differenze tra le versioni

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Nel [[1988]] ha partecipato al [[Festival di Edimburgo]] con «Miseria e nobiltà» con successo di critiche.
Ha lavorato con: [[Lina Wertmüller]] in cinema e come aiuto regista per la commedia «Amore e magia nella cucina di mammà», che partecipò al Festival di Spoleto; con [[Carlo Giuffré]], con [[Luca De Filippo]]; con Toni Servillo ne «Le false confidenze» di [[Marivaux]]; in «Uscita d'emergenza» di Mario Santanelli con la regia storica di Bruno Cirino.<br />
Nel [[1993]], Interpreta al fianco di Luca De Filippo ''[[Aspettando Godot]]''' di [[Samuel Beckett]] e, con la regia di [[Mario Martone]], «I dieci comandamenti» di [[Raffaele Viviani]].<br />
Dopo aver commemorato, nel [[2002]] al Teatro Cilea di Napoli, i 150 anni dalla nascita del bisnonno, Eduardo Scarpetta, mettendo in scena un inedito dello stesso Scarpetta «Feliciello e Feliciella», rappresentazione alla quale partecipa anche il figlio Eduardo, mette in scena il primo lavoro scritto da lui. Si tratta di una riduzione dal film di [[Totò]] «[[La banda degli onesti]]»<ref>Nella messa in scena Mario Scarpetta recitava la parte che fu di Totò, per Peppino fu scelto [[Gianni Ferreri]]</ref>, per la cui rappresentazione la stessa Liliana De Curtis ha parole di elogio.<br />
Nello stesso anno mette in scena «Sogno di una notte di mezza sbornia» di Eduardo De Filippo per il cui lavoro Mario Scarpetta stesso ebbe a dire in un'intervista: «Con lui cominciai, con lui voglio celebrare i miei trent'anni di carriera...Con lui ho recitato l'ultima sua commedia «Gli esami non finiscono mai», con lui ho fatto la scarpettiana. Oggi si chiude il cerchio».<br />