Funzione di verosimiglianza: differenze tra le versioni
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Formalmente la funzione di verosimiglianza è una [[funzione (matematica)|funzione]]:
::<math>\ \mathcal{L}\colon b\mapsto P(A|B=b)</math>.
::<math>\ \mathcal{L}(b|A)=\alpha P(A|B=b)</math>,
per ogni costante <math>
A livello interpretativo, l'uso di una funzione di verosimiglianza trae giustificazione dal [[teorema di Bayes]], in base al quale, per due qualsiasi [[Spazio campionario#Eventi|eventi]] <math>
::<math>\ P(B|A)=\frac{P(A|B)P(B)}{P(A)}</math>
dove sia <math>
== Cenni storici ==
Alcune idee relative alla funzione di verosimiglianza sembrano essere state introdotte da [[T. N. Thiele]] in un lavoro del [[1889]]. Il primo contributo in cui il concetto di funzione di verosimiglianza è esplicitamente formulato è tuttavia dovuto a [[Ronald Fisher]] ("''On the mathematical foundations of theoretical statistics''", [[1922]]). In tale lavoro, [[Ronald Fisher|Fisher]] usa inoltre l'espressione [[metodo della massima verosimiglianza]]; argomenta inoltre contro il ricorso alla [[condizionata]] nella forma <math>\ P(B|A)</math> nell'espressione sopra, da lui ritenuta ingiustificabile a causa dell'elemento di soggettività introdotto tramite la [[probabilità]] ''a priori'' (nel linguaggio che ora è proprio della [[statistica bayesiana]]) <math>
== Funzione di verosimiglianza per un modello parametrico ==
Il [[metodo della massima verosimiglianza]] ha le sue applicazioni più rilevanti nella prassi come metodo di stima di modelli parametrici. Considerando un insieme di osservazioni <math>
::<math>\ x\mapsto f(x|\vartheta)</math>
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