Caiazzo: differenze tra le versioni

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==== Il Medioevo ====
La Città subì gravissime distruzioni ad opera di orde barbariche di [[Vandali]], [[Goti]] e [[Saraceni]]. Con la venuta dei [[Longobardi]] divenne sede di un [[gastaldato]] e, quando Capua venne eretta a principato, Caiazzo fu elevata a contea. Primo conte longobardo di Caiazzo fu il nobile Arialdo. Nel IX secolo, durante il loro dominio, fu edificato il Castello e successivamente, nel X secolo, è attestata come sede vescovile<ref name="cita|Touring|p. 233" />. I confini della contea intorno al 966 coincidevano con quelli della diocesi come emerge da una pargamena dell'Archivio vescovile ove si legge che il territorio della chiesa caiatina conicideva ''toto ipse comitato Caiatie''<ref>{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Le pergamene dell'Archivio vescovile di Caiazzo|anno=1983|editore=|città=Caserta|p=29|pp=|ISBN=}}</ref>. Gli ultimi conti longobardi furono Landenulfo ''qui dicebatur Francus'' e Giovanni ''qui clamabatur Citellus'' come appare in una donazione, fatta nel [[1066]], a [[Monte Cassino]] da parte di [[Riccardo I di Aversa|Riccardo I]], principe di Capua, del monastero di San Salvatore sul monte Cucuruzzo, nella contea di [[Teano]], pervenuto al fisco a causa della ribellione dei conti longobardi di Caiazzo.
 
I [[Normanni]] scacciarono i Longobardi ed il primo conte normanno fu Rainulfo II, signore di Alife e Caiazzo, della casata dei [[Drengot Quarrel]].
 
Ai Normanni si sostituirono gli [[Svevi]] e nel [[1229]] la Città ospitò [[Federico II]] e [[Pier delladelle VignaVigne]], logoteta dell'Imperatore, che fondò in Caiazzo una delle tre Corti dei Conti del Regno. Con la sconfitta degli Svevi la Città venne ceduta da Carlo I alla famiglia dei Glignette per 160 once d'oro.
 
Successivamente il feudo in possesso alla [[Sanseverino (famiglia)|famiglia Sanseverino]]. Tommaso III Sanseverino (1310 ca-1358), VI conte di Marsico, aveva sposato in seconde nozze (1339 ca) Margherita de Clignet, figlia di Giovanni signore di Caiazzo, che portò il feudo in dote. Alla morte di Tommaso il figlio Antonio (1329 ca-1383) venne confermato conte di Caiazzo dalla regina Giovanna con privilegio spedito da Napoli l’8 aprile del 1374 riportato nel 1619 dal Melchiori<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Ottaviano Melchiori|titolo=Descrittione dell'antichissima città di Caiazzo|anno=1619|editore=|città=Napoli|p=|pp=60-64|ISBN=}}</ref>. Nel [[1384]] Tommaso IV (1359 ca-1387), primogenito di Antonio, ereditò il feudo che donò poi a Lionetto (1385 ca-1420) figlio naturale di Bertrando (1361 ca-1418) suo fratello. Lionetto sposò Lisa Attendolo Sforza, sorella di [[Francesco Sforza|Francesco]] duca di Milano, ma morì prematuramente lasciando un solo figliolo in giovane età, [[Roberto Sanseverino d'Aragona|Roberto Sanseverino]] (1418-1487) che diverrà un famoso condottiero. Nel contempo poiché i Sanseverino avevano parteggiato per gli angioini vennero privati del feudo dal re [[Ladislao I di Napoli|Ladislao di Durazzo]]. Nel [[1461]] Caiazzo ritornò in possesso ali Sanseverino quando re Ferdinando la restituì a [[Roberto Sanseverino d'Aragona|Roberto]], figlio di Lionetto<ref>{{Cita libro|autore=Bernardino Di Dario|titolo=Notizie storiche della città e diocesi di Caiazzo|anno=1941|editore=|città=Lanciano|p=|pp=106-112|ISBN=}}</ref>.
 
==== L'Età moderna ====