Adattamento e censura degli anime: differenze tra le versioni

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L'anno successivo, la [[psicologia|psicologa]] [[Vera Slepoj]] sostenne che la quinta serie di ''Sailor Moon'' sarebbe stata in grado di compromettere seriamente l'identità sessuale dei bambini. L'accusa della Slepoj era basata sulla segnalazione di alcuni genitori, i cui bambini maschi, appassionati del cartone, giungevano a identificarsi con la protagonista.<ref name=Pellitteri/> Successivamente la polemica riguardò anche la presenza delle ''[[Sailor Starlights]]'', guerriere che, quando non combattono, sono dei ragazzi in tutto e per tutto. In conseguenza alle polemiche, la serie di Sailor Moon, già riadattata, fu ancor più modificata: in video, con vistosi fermi immagine e rimontaggi delle scene, e ancora di più nei dialoghi, sui quali il responsabile del doppiaggio, [[Nicola Bartolini Carrassi]], operò in modo tanto esteso da stravolgere in diverse occasioni la trama originale. Nella terza serie le guerriere Heles e Milena, [[Sailor Uranus]] e [[Sailor Neptune]], formano una coppia omosessuale, ma il loro amore viene completamente censurato da Mediaset, che descrive le due ragazze come due semplici amiche. Nell'ultimo episodio della serie, inoltre, Sailor Moon, coinvolta in una battaglia particolarmente violenta, si mostra alla fine in video completamente nuda: sebbene tale nudo fosse inteso come simbolico e coerente con il senso della storia, e non presentasse caratteri sessuali visibili , venne giudicato «inaccettabile» e quindi censurato dagli adattatori. L'episodio è stato ritrasmesso per la prima volta senza censure video il 19 settembre [[2010]] sul canale a pagamento [[Hiro (rete televisiva)|Hiro]] di [[Mediaset Premium]] e il 4 settembre [[2011]] in chiaro su [[Italia 1]], mantenendo tuttavia le modifiche e le censure apportate nei dialoghi durante la prima messa in onda.
 
Un'altra serie che subì pesanti censure fu ''[[The Slayers|Slayers]]'' a cominciare dal titolo stesso, cambiato da Mediaset in ''Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina'', che riunisce in sé le prime tre di cinque serie prodotte (le prime negli anni novanta, le ultime 2 negli anni 2000). Vennero eliminati i cognomi dei personaggi (per esempio la protagonista [[Lina Inverse]], viene chiamata semplicemente "Rina", altra possibile traslitterazione del nome, tuttavia il cognome è stato ripristinato nel doppiaggio delle serie trasmesse su [[Hiro (rete televisiva)|Hiro]], ''[[Slayers Revolution]]'' e ''[[Slayers Evolution-R]]'') e cambiati anche alcuni nomi (per esempio: [[Gourry Gabriev]] divenne Guido e [[Rezo]] il Chierico Rosso cambiò in Zeno il Monaco Rosso). Furono eliminati i nomi degli incantesimi, sostituendoli con "Via!" o "Vai!" e stravolte completamente le formule (come quella del Dragon Slave che invocava il demone [[Shabranigdu]]). Gli ultimi tre episodi della [[Slayers Next|seconda serie]] vennero fusi in uno solo con oltre 40 minuti di taglio delle scene, inoltre le mestruazioni che impedivano a [[Lina Inverse]] di lanciare gli incantesimi divennero nella versione Mediaset una non meglio specificata "malattia". Le tre puntate incriminate sono state successivamente ripristinate e trasmesse per la prima volta sul canale a pagamento [[Italia Teen Television]] di [[Sky]] nel novembre [[2003]] e in seguito anche su [[Hiro (rete televisiva)|Hiro]] di [[Mediaset Premium]] nell'agosto del [[2009]], in entrambi i casi insieme alle repliche della serie che mantennero ugualmente le censure audio, e i titoli originali delle prime tre serie sono stati ripristinati a partire dalle repliche del [[2013]] su [[Italia 2]]. L'anime fu riedito in edizione integrale per il mercato [[home video]] da [[Shin Vision]], con un nuovo doppiaggio in cui furono ripristinati il titolo, i nomi, gli incantesimi originali<ref group=N>A causa del fallimento della Shin Vision, l'edizione integrale della serie è rimasta incompiuta, con pubblicati in DVD soltanto 18 episodi della prima serie.</ref>.
 
Con la trasmissione di [[anime]] come ''[[Card Captor Sakura]]'' dal 27 settembre [[1999]] sembra essere terminata la censura dei riferimenti alla lingua e alla cultura giapponese, a parte l'acquisto dagli [[Stati Uniti]] di serie dove tale pratica era già stata applicata, come [[Yu-Gi-Oh! (anime 2000)|Yu-Gi-Oh!]], [[Pokémon (anime)|Pokémon]] (dove però i nomi italiani usati per personaggi e città sono gli stessi usati per la versione in lingua italiana dei videogiochi) e ''[[Shaman King]]'' (vedi [[4Kids Entertainment]]).