Jack Ruby: differenze tra le versioni

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La domenica mattina Ruby uscì di casa verso le undici con la sua cagnetta Sheba e si recò in un ufficio della [[Western Union]]: mezz'ora prima aveva ricevuto la telefonata di una sua spogliarellista, Karen "Little Lynn" Bennet, che aveva bisogno di 25 dollari per pagare l'affitto. Ruby lasciò il cane nell'auto, parcheggiata davanti all'ufficio, e spedì il vaglia. L'orario stampigliato sul documento segnava le 11 e 17 minuti. Appena uscito dall'edificio Ruby vide una piccola folla davanti alla centrale di polizia.
 
[[Lee Harvey Oswald|Lee Oswald]] avrebbesarebbe dovuto essere trasferito nel carcere della contea già dalle dieci, ma un ritardo nelle pratiche e la volontà di Oswald di farsi riportare un maglione prima di uscire avevano ritardato il suo trasferimento. Incuriosito, Ruby si avvicinò ed entrò nel sotterraneo. Si trovò davanti ad un assembramento di ''cameraman'', ''reporter'' e cronisti: Oswald, che stava per essere portato fuori, gli passò proprio davanti alle 11 e 21 minuti. Ruby tirò fuori la pistola che portava spesso con sé e gli sparò un solo colpo all'addome, fatale, dicendogli: «Hai ucciso il Presidente, topo di fogna!».
 
Immediatamente fermato e incarcerato, si dichiarò sicuro di essere prosciolto: parlò con gli agenti dicendo di essere felice, di aver dimostrato di essere un ebreo coraggioso, sicuro che la polizia avrebbe capito il suo gesto, se non addirittura elogiato. Il processo però non andò come lui pensava: dall'imputazione per omicidio non premeditato si arrivò alla sentenza di [[Pena di morte|condanna a morte]] perché il suo avvocato tentò di farlo passare per pazzo, invalidando così la tesi del gesto spontaneo e improvviso. La condanna fu poi tramutata in [[ergastolo]] e Ruby trascorse in carcere gli ultimi tre anni di vita.