Pink Floyd: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Dennis Radaelli (discussione | contributi)
→‎The Wall: informazioni e riferimenti aggiuntivi
Riga 41:
Nel corso degli anni la formazione dei Pink Floyd è stata guidata da tre figure predominanti, ognuna delle quali ne ha influenzato in modo sostanziale il percorso artistico: si tratta, in ordine cronologico, di [[Syd Barrett]], [[Roger Waters]] e [[David Gilmour]]. Lo stile musicale del gruppo ha subito sostanziali cambiamenti in base al cambio di leadership; basti pensare alle radicali differenze tra lo stampo psichedelico di ''[[The Piper at the Gates of Dawn]]'', il primo album del gruppo, influenzato dall'estro visionario e stravagante di Barrett, e gli ultimi, ''[[A Momentary Lapse of Reason]]'' e ''[[The Division Bell]]'', influenzati da Gilmour e più melodici e formali, passando per la trilogia composta da ''[[Animals (Pink Floyd)|Animals]]'', ''[[The Wall]]'' e ''[[The Final Cut (album)|The Final Cut]]'', permeata dal taglio più raziocinante e mordace di Waters.
 
=== Primi anni (1965-1968) ===
==== Origini ====
I Pink Floyd nascono a [[Londra]] nel [[1965]], quando [[Syd Barrett]] si unisce ad un gruppo musicale di studenti dell'Istituto Politecnico di Architettura della capitale britannica, per sostituire un cantante di nome Chris Dennis:<ref>{{cita|Mason|pag. 21|cidMason}}.</ref> il gruppo si chiama The Tea Set e in esso figurano [[Nick Mason]], [[Roger Waters]], [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] e [[Bob Klose]].<ref name="Mason">{{en}}{{cita|Mason| |cidMason}}</ref><ref name="schaffner">{{en}}{{cita|Schaffner| |cidSchaff}}</ref> Il gruppo riscuote un moderato successo, affermandosi come una delle più popolari formazioni dell'[[Cultura underground|underground]] londinese alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]].<ref name=storia01>{{cita web|http://www.pinkfloydsound.it/lastoria01.htm|The Pink Floyd Sound - La scoperta del pianeta rosa, p. 1|14-02-2009}}</ref><ref name=storia02>{{cita web|http://www.pinkfloydsound.it/lastoria02.htm|The Pink Floyd Sound - La scoperta del pianeta rosa, p. 2|14-02-2009}}</ref>
 
Riga 48:
Quando i Tea Set scoprono che il loro nome è già stato usato da un altro gruppo, Barrett propone "The Pink Floyd Sound", unione dei nomi di due ''[[blues]]man'': [[Pink Anderson]] e [[Floyd Council|Floyd "Dipper boy" Council]], letti tra i crediti di un album di [[Piedmont blues]].<ref name="Mason" /> La parola “Sound” viene presto rimossa, mentre l'articolo “The” resistette fino al 1970 e viene usato per identificare i lavori dell'era Barrett. I due album del [[1969]], ''[[Soundtrack from the Film More|More]]'' e ''[[Ummagumma]]'', i primi del periodo post-Barrett, riportano la dicitura "Pink Floyd", ma tra i crediti si trova scritto "prodotto dai The Pink Floyd". Sul [[vinile]] ''[[Atom Heart Mother]]'', datato 1970, terzo album dopo l'uscita di Barrett, è scritto invece "The Pink Floyd" e sotto "prodotto dai Pink Floyd".<ref>Le diciture indicate sono riportate sul disco in vinile, non sulla copertina dello stesso.</ref> David Gilmour, tuttavia, continua ad utilizzare l'articolo fino al [[1984]].<ref name="schaffner" />
 
=== Il periodo psichedelico - l'era di Barrett (1967-1968) ===
Bob Klose, data la sua attitudine prettamente [[blues]] che gli fa preferire le più conservatrici chitarre semi-acustiche rispetto alle [[Fender Stratocaster]], nonché su pressioni del padre e dei tutor del Politecnico, abbandona il gruppo dopo aver registrato solamente un demo in acetato. Si tratta di una registrazione mai data alle stampe, ''Lucy Leave/[[I'm a King Bee]]'', in cui il secondo brano è una cover di una famosa canzone di [[Slim Harpo]].<ref name="Mabbett">{{en}}{{Cita|Mabbett| |cidMabbguide}}</ref> La formazione vede ora Barrett alla voce e alla chitarra, Waters al basso, Wright alle tastiere e Mason alle percussioni. Syd comincia subito a scrivere canzoni, influenzato dalla corrente psichedelica che in quegli anni vive il periodo di massimo splendore, e le sue creazioni vengono riprodotte nei frequenti concerti presso l'[[UFO Club]], il [[Marquee Club]] e la [[Roundhouse]], locali simbolo della scena underground londinese.<ref name=storia03>{{cita web|http://www.pinkfloydsound.it/lastoria03.htm|The Pink Floyd Sound - La scoperta del pianeta rosa, p. 3|14-02-2009}}</ref> Alla fine del 1966 il gruppo viene invitato a contribuire alla colonna sonora del documentario ''[[Tonite Let's All Make Love in London]]'' di [[Peter Whitehead (regista)|Peter Whitehead]], con i brani ''[[Interstellar Overdrive]]'' e ''[[Nick's Boogie]]'', registrati nel 1967. Stralci di queste registrazioni si trovano nel film ''[[London '66–'67]]'', uscito nel 2005, firmato dallo stesso regista.
 
Line 63 ⟶ 64:
Dopo aver registrato due album come solista nel 1970, ''[[The Madcap Laughs]]'' e ''[[Barrett (album)|Barrett]]'', prodotti da Norman Smith, co-prodotti e saltuariamente suonati da Gilmour, Waters e Wright, Barrett si ritira nella sua città natale, [[Cambridge]], dove conduce una vita tranquilla e appartata fino al giorno della sua morte, avvenuta il 7 luglio 2006.<ref name=fresco/>
 
=== Formazione storica (1968-1979) ===
==== PsichedeliaPost-psichedelia e ricerca ====
Con l'uscita di Barrett il gruppo viene guidato con pari peso da Gilmour, Waters e Wright, che si dividono i compiti sia di voce solista che di composizione: a Waters si devono composizioni in stile jazzistico, spesso caratterizzate da un ''[[riff]]'' di basso dominante, con testi complessi e simbolici; di Gilmour sono i brani di matrice prevalentemente blues; a Wright si deve invece il tessuto sonoro di tastiere, in particolare l'organo elettronico [[Farfisa#COMPACT duo|Farfisa Compact Duo]],<ref>{{cita web|cognome=Capponi|nome=Claudio|url=http://www.capponiclaudio.it/content/view/25/52/lang,italian//|titolo=Storia della Farfisa}}</ref> usato fino al 1971.<ref>La strumentazione del tastierista non comprese l'uso di sintetizzatori fino al 1972. Nei primi anni col gruppo utilizzò invece più volte un [[Mellotron]] Mark II, in dotazione agli studi di Abbey Road della EMI, ma mai in concerto. Frequente in tale sede fu inoltre l'utilizzo del pianoforte a coda. Sporadica la presenza di altri strumenti: su ''Biding my Time'' un trombone e, nella versione originale in studio di ''Set the Controls for the Heart of the Sun'', un vibrafono. Dal 1972 la strumentazione si ampliò con la comparsa dell'[[organo Hammond]] e dei sintetizzatori [[EMS VCS3|VCS-3]], usati nel brano ''Obscured by Clouds'' dell'album omonimo. Nel marzo 1973 vari VCS-3 vennero utilizzati per le esecuzioni dal vivo del brano ''On the Run'' nei concerti in Giappone, anticipati da un Minimoog per ''Any Colour You Like'' già l'anno precedente. In ''The Dark Side of the Moon'' è tuttavia accreditato soltanto l'utilizzo del [[VCS3|VCS-3]] per le sessioni di registrazione, non quello del MiniMoog.</ref> Questa collaborazione alla pari dei tre subisce però negli anni un lento degrado, fino a portare Waters, alla fine degli anni settanta, al ruolo di figura centrale, relegando gli altri membri a posizioni marginali.<ref name="Povey155">{{cita|Povey, Russell|pag. 155}}.</ref>
 
Line 100 ⟶ 101:
Una delle tracce dell'album, ''Free Four'', è tuttavia la prima canzone dei Pink Floyd ad essere trasmessa con una certa regolarità dalle radio statunitensi, nell'autunno del 1972, generando nel pubblico una certa aspettativa nei confronti del nuovo disco dei Pink Floyd, annunciato per la primavera del 1973. La ''title track'', una delle tante strumentali dell'album, costituisce inoltre per un breve periodo il brano di apertura dei loro concerti. Il disco è l'ultimo a contenere testi scritti da David Gilmour fino all'album ''[[A Momentary Lapse of Reason]]'', uscito quindici anni dopo.<ref name="schaffner" />
 
==== LaIl consacrazioneperiodo delclassico prisma(1973-1977) ====
[[File:RWHollywoodBowl1-cover.JPG|thumb|Allestimento di scena in un concerto di Roger Waters che richiama la copertina di ''[[The Dark Side of the Moon]]'']]'''''La consacrazione del prisma'''''[[File:Roger Waters concert 05.jpg|thumb|Roger Waters in primo piano e sullo sfondo una proiezione della [[luna]], immagine ricorrente nelle scenografie floydiane]]
[[File:Roger Waters concert 05.jpg|thumb|Roger Waters in primo piano e sullo sfondo una proiezione della [[luna]], immagine ricorrente nelle scenografie floydiane]]
Uscito il 24 marzo del [[1973]], ''[[The Dark Side of the Moon]]'' ha venduto 45 milioni di copie in tutto il mondo,<ref name="vendite">{{cita web|lingua=en|url=https://www.bpi.co.uk/bpi-awards/|titolo=BPI Awards|editore=[[British Phonographic Industry]]|accesso=10 ottobre 2009}}</ref><ref name="Floyds Dark Side">{{cita web|lingua=en|url=http://disappearheremag.com/features/article/wear_your_art_on_your_sleeve|titolo=Wear your art on your sleeve|autore=Dan Jude|accesso=9 ottobre 2009|editore=Disappear Here}}</ref> diventando il terzo album più venduto di tutti i tempi. È rimasto per ben 741 settimane (circa 14 anni, record tuttora imbattuto) nella classifica [[Billboard 200]] dell'[[Billboard|omonima rivista]] musicale statunitense,<ref name="schaffner" /> dalla quale è uscito soltanto negli [[Anni 1980|anni ottanta]]. È il primo album dei Pink Floyd a piazzarsi alla posizione numero 1 delle classifiche americane, mentre non ha superato la numero 2 di quelle britanniche, pur figurando in esse per 301 settimane<ref name="Pink Floyd & Co" /> e ottenendo il plauso della critica.<ref>''Rolling Stone'', 21 gennaio 1997.</ref>
 
Riga 123:
Nel [[1978]], a causa di problemi legali, il gruppo è costretto a lasciare il Regno Unito per un anno: durante questo periodo i componenti si dedicano ad impegni personali, e quando viene il momento di ritrovarsi le idee sono poche. Waters ha però nel frattempo iniziato a lavorare a due progetti: ''[[The Pros and Cons of Hitch Hiking]]'' e ''The Wall''. Il primo diverrà un [[album solista]] del bassista, mentre il secondo sarà un altro successo discografico per i Pink Floyd.
 
=== LIl periodo raziocinante - l'era di Waters (1979–1985) ===
==== ''The Wall'' ====
''[[The Wall]]'' è un'[[opera rock]] concepita fin dalla genesi come album, film e spettacolo dal vivo<ref>{{Cita libro|nome=Jeff|cognome=Bench|nome2=Daniel|cognome2=O'Brien|titolo=Pink Floyd's The wall: in the studio, on stage and on screen|url=https://books.google.com.br/books?id=cCQUAQAAIAAJ&dq=pink+floyd+the+wall&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwih-IGKmpfaAhXGE5AKHfR7C9QQ6AEIPDAD|accesso=2018-03-31|data=2004-05-01|editore=Reynolds & Hearn|lingua=en|ISBN=9781903111826}}</ref>. L'album esce il 30 novembre [[1979]] ed occupa la posizione numero 3 nel Regno Unito e la numero 1 negli Stati Uniti, restandovi per 15 settimane. Si è classificato all'87º posto nella [[lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone]]<ref name=planetrock/><ref name="500rs87">{{cita web|url=http://www.rollingstone.com/music/lists/500-greatest-albums-of-all-time-20120531/pink-floyd-the-dark-side-of-the-moon-20120524|titolo=500 Greatest Albums of All Time: Pink Floyd, 'The Wall'|accesso=10 maggio 2013|lingua=en|editore=[[Rolling Stone]]}}</ref> e, oltre al plauso della critica,<ref>''Rolling Stone'', 7 febbraio 1980.</ref> è stato certificato 23 volte disco di platino dalla [[Recording Industry Association of America|RIAA]] per le oltre 23 milioni di copie vendute nei soli Stati Uniti;<ref name="RIAA"/> l'albumopera risulta inoltre essere il doppio album più venduto della storia, nonché uno deglidei albummaggiori piùsuccessi vendutidiscografici di sempre con oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://articles.chicagotribune.com/2010-09-22/entertainment/ct-live-0922-waters-the-wall-20100922_1_bricks-wall-cardboard|titolo = How The Wall gets built in the first place|editore = Chicago Tribune|accesso = 27 marzo 2018}}</ref> Il brano ''[[Another Brick in the Wall#Parte II|Another Brick in the Wall (Part 2)]]'', inoltre, diventa l'unico singolo dei Floyd a raggiungere la posizione numero 1 delle classifiche,<ref name="schaffner" /> mentre altri due singoli di successo sono ''[[Comfortably Numb]]'' e ''[[Run Like Hell]]''. L'opera, ideata da Waters, tratta i temi della solitudine e dell'assenza di comunicazione dovute alla presenza di un muro (in inglese, appunto, ''wall'') posto tra le persone: tale barriera è costruita dalla società moderna, la cui critica era stata sviluppata anche nel precedente album. Alla fine dell'opera il muro cade, lasciando spazio ad un messaggio positivo e di speranza: «Soli o a coppie | quelli che davvero ti amano | camminano su e giù fuori dal muro».<ref name="wiple">{{cita web|url=http://www.wiple.it/index.php?page=news&cod=92|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121224094954/http://www.wiple.it/index.php?page=news&cod=92|dataarchivio=24 dicembre 2012|titolo=Wiple - 17/01/2009 - Rubrica - 30 anni fa...in copertina: The Wall dei Pink Floyd|accesso=20 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> Questi concetti sono presentati attraverso la storia di una rockstar di nome Pink, nella quale si distingue chiaramente la figura di Waters, che per le cause sopracitate costruisce il muro che lo separa dalle altre persone e che lo porta alla follia, dal quale si libera solo dopo una sorta di processo mentale (''[[The Trial (brano musicale)|The Trial]]'') che lo condanna, e che conduce all'abbattimento del muro.<ref name=wiple/>
 
L'opera, ideata da Waters, tratta i temi della solitudine e dell'assenza di comunicazione dovute alla presenza di un muro (in inglese, appunto, ''wall'') posto tra le persone: tale barriera è edificata e reificata dalle società [[Modernismo|moderne]], [[Postmodernismo|postmoderne]] e [[Società contemporanea|contemporanee]] <ref>{{Cita libro|nome=John|cognome=Limeberry|titolo=A Rhetorical Analysis of Pink Floyd's The Wall|url=https://books.google.com.br/books?id=owzgtgAACAAJ&dq=pink+floyd+the+wall&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwih-IGKmpfaAhXGE5AKHfR7C9QQ6AEIQzAE|accesso=2018-03-31|data=1989|editore=Ball State University|lingua=en}}</ref>, la cui critica era stata sviluppata anche nel precedente album. Se Animals (vedi sopra) potrebbe essere considerata la trasposizione musicale della [[La fattoria degli animali|''Fattoria degli Animali'']], the Wall trae le proprie ispirazioni dalle apocalittiche profezie orwelliane del celebre romanzo [[1984 (romanzo)|''1984'']].
 
La tessitura narrativa di Wall si rifa, oltre alle vicissitudini personali dello stesso Waters (con svariate sovrapposizioni con la figura di Barrett al fine di dare vita ad un Alter Ego ''ex-novo'' tra scissione di personalità e schizofrenia simplex<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Pelizza, L.|anno=2007|titolo="Pink Floyd-The Wall": Un caso clinico di schizofrenia simplex|rivista=Medicina Psicosomatica|volume=52|numero=2|pp=89-95|ISSN=0025-7893}}</ref>), al concetto del controllo mediatico e istituzionale con diversi riferimenti a forme di [[Totalitarismo|potere totalitario]] e totalizzante<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Robert Garfield|cognome=McInerney|titolo=A Hermeneutics of Love for Community-Based, Participatory Action Research|rivista=Journal of Humanistic Psychology|volume=56|numero=3|pp=263–285|doi=10.1177/0022167815595320|url=http://journals.sagepub.com/doi/pdf/10.1177/0022167815595320}}</ref>. Ne sono esempi canzoni come [[In the Flesh (brano musicale)|''In The Flesh'']] e [[Waiting for the Worms|''Waiting for the worms'']], con continui e evidenti richiami ai [[Dittatura|sistemi dittatoriali]] degli [[Anni 1930|Anni Trenta]] e [[Anni 1940|Quaranta]] del [[XX secolo|Novecento]], specie la persecuzione delle cosiddette [[Minoranza|minoranze]] e in generale dei cosiddetti gruppi vulnerabili all'interno delle società che hanno abbracciato un'ideologia di stampo [[Fascismo|fascista]] («Waiting to put on a black shirt - In attesa di indossare una [[camicia nera]]») e [[Nazionalsocialismo|nazionalsocialista]] («Waiting for the final solution - In attesa della [[Soluzione finale della questione ebraica|soluzione finale]]»), quali [[ebrei]], [[LGBT|persone LGBT]], [[Di colore|persone di colore]] e [[Comunismo|communisti]]: «Waiting to turn on the showers and fire the ovens. Waiting for the queens and the coons and the reds and the jews. Waiting to follow the worms - In attesa, di aprire le docce e accendere i [[Forno crematorio|forni crematori]]. In attesa delle [[Lessico dell'omofobia|checche]], dei [[Negro|negri]], dei comunisti e degli ebrei. In attesa di seguire i vermi».
 
Alla fine dell'opera il muro cade, lasciando spazio ad un messaggio positivo e di speranza: «Soli o a coppie | quelli che davvero ti amano | camminano su e giù fuori dal muro».<ref name="wiple">{{cita web|url=http://www.wiple.it/index.php?page=news&cod=92|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121224094954/http://www.wiple.it/index.php?page=news&cod=92|dataarchivio=24 dicembre 2012|titolo=Wiple - 17/01/2009 - Rubrica - 30 anni fa...in copertina: The Wall dei Pink Floyd|accesso=20 marzo 2009|urlmorto=sì}}</ref> Questi concetti sono presentati attraverso la storia di una rockstar di nome Pink, nella quale si distingue chiaramente la figura di Waters, che per le cause sopracitate costruisce il muro che lo separa dalle altre persone e che lo porta alla follia, dal quale si libera solo dopo una sorta di processo mentale (''[[The Trial (brano musicale)|The Trial]]'') che lo condanna, e che conduce all'abbattimento del muro.<ref name="wiple" />
 
==== Allontanamento di Wright e successo di ''The Wall'' ====
Line 142 ⟶ 148:
Nel dicembre del [[1985]] Waters annuncia la sua separazione dai Pink Floyd, definendoli "uno spreco di energie", pensando probabilmente che il suo abbandono avrebbe portato alla fine del gruppo. A questo fatto segue una piccola battaglia legale, risolta a favore dei restanti componenti Gilmour e Mason, al fine di stabilire a chi spettasse portare avanti il nome del gruppo.<ref>{{cita|Povey, Russell|pag. 162}}.</ref> Nel 1986 viene pubblicato un disco intitolato ''[[Music for Architectural Students]]'' contenente registrazioni dal vivo degli anni sessanta e settanta.
 
=== L'eraGli diultimi GilmourPink Floyd (1985-1995 in poi) ===
 
=== Il ritorno al periodo classico - l'era di Gilmour (1985-1995) ===
==== ''A Momentary Lapse of Reason'' e il rientro di Wright ====
[[File:Nick Mason 20060603 Fnac 08.jpg|thumb|upright|Il batterista [[Nick Mason]]]]