Gotico: differenze tra le versioni

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Va altresì ricordato che nella letteratura medievale sono presenti molte figure mitologiche ed animali che sono [[allegorie]] di peccati, vizi e virtù (si pensi alla ''[[Divina Commedia|Commedia]]'' di [[Dante]]). Troviamo così anche nell'arte le rappresentazioni delle [[virtù cardinali]] (sapienza, giustizia, fortezza, temperanza) e [[virtù teologali]] (fede, speranza, carità), ma anche delle sette [[Arti liberali]] cioè le arti del [[Trivio]] (grammatica, dialettica, retorica) e le arti del [[Quadrivio]] (aritmetica, geometria, astronomia, musica). Sono altresì presenti figure fantastiche spesso da interpretarsi allegoricamente. Le fonti di queste fantastiche sculture sono molteplici: la [[mitologia]] greca e romana, il ''[[Physiologus]]'' (trattato di storia naturale moralizzata composto ad Alessandria d'Egitto alla fine del II secolo), i [[bestiari]] occidentali e quelli di origine orientale, il ''viluppo animalesco'' dell'arte dei barbari [[Germani]] (per esempio dei [[Longobardi]]) che a sua volta riprende i motivi dell'arte dei popoli delle steppe ([[Sciti]]).
 
Molto frequenti sono le figure mostruose e fantastiche derivate dalla fusione di teste e membra umane e animali: sono i ''grilli'' e le ''drôleries'' derivati dalla [[glittica]] greca e romana nonché dalla libera reinterpretazione di motivi dell'arte islamica, indiana e cinese (ad esempio i diavoli con ali di pipistrello e creste di drago sono derivati dai draghi cinesi)<ref>''Garzantina'' di Arte, 2002, p. 502-503.</ref>.<ref>[[Jurgis Baltrušaitis (figlio)|J. Baltrušaitis]], ''Medioevo fantastico'', ed. Mondadori; "Ali di pipistrello e dèmoni cinesi" (cap.V). InflussiGli influssi estremo-orientali arrivarono anche attraverso i [[Mongoli]]. I dèmoni con ali di pipistrello si trovano, per esempio, anche nell'affresco giottesco ''San Francesco caccia i demoni da Arezzo'', nella [[Basilica superiore di San Francesco]] ad [[Assisi]]; così pure il [[Lucifero]] dantesco ha ali di "vispistrello" ([[Inferno - Canto trentaquattresimo]], v. 49).
La glittica greco-romana presentava esseri dalle origini complesse, con mescolanze di corpi, molto eterogenei. Alla tradizione classica si aggiungono geni multicefali, già presenti nel pantheon di antiche civiltà ([[Sumeri]], [[Fenici]], [[Egizi]], [[Ittiti]], [[India]]), nonché grappoli di teste persiani e [[sciti]] e scarabei degli antichi [[Sardi]] (''Medioevo fantastico'', "Grilli gotici", cap. I).</ref> Spesso appare l'immagine del [[pavone]] che è simbolo di immortalità. In base alla credenza secondo la quale il pavone perde ogni anno in autunno le penne che rinascono in primavera, l'animale è diventato simbolo della rinascita spirituale e quindi della resurrezione; inoltre i suoi mille occhi sono stati considerati emblema dell'onniscienza di Dio e le sue carni erano ritenute incorruttibili. Il gallo invece, che canta all'alba al sorgere del sole, è ritenuto simbolo della luce di [[Cristo]]<ref>Dizionari dell'arte, ''La natura e i suoi simboli'', ed. Electa</ref>. Frequenti sono anche i [[Panthera leo|leoni]] [[stilofori]].
 
== Pittura ==