Impero russo: differenze tra le versioni

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Astrachan'
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[[Pietro il Grande|Pietro I]] il Grande (1672–1725) introdusse in Russia l'[[autocrazia]] e giocò un ruolo importante introducendo la sua nazione nel sistema di stati europei. Ad ogni modo, questa vastissima distesa di terra con una popolazione di 14.000.000 di abitanti, aveva solo poche parti destinate alla coltivazione di grano ed erano perlopiù situate ad ovest,<ref>{{Cita libro|cognome=Pipes|nome=Richard|titolo=Russia under the Old Regime|anno=1974|editore=Scribner|città=New York|pp=9–10|capitolo=Chapter 1: The Environment and its Consequences}}</ref> e quasi tutta la popolazione vi era dedita. Solo una piccola percentuale viveva nei villaggi. La classe dei [[kholop]], praticante lo schiavismo, rimase una delle maggiori istituzioni in Russia sino al 1723 quando Pietro I decise di convertire gli schiavi in [[servitù della gleba|servi della gleba]], includendoli nella tassazione.
 
I primi sforzi militari di Pietro I vennero diretti contro i turchi ottomani. La sua attenzione si rivolse poi al nord. Pietro era strenuamente intenzionato ad ottenere un porto marittimo sicuro a nord dal momento che importanti città già in suo possesso come [[Arcangelo]], erano per nove mesi all'anno completamente ghiacciati e quindi bloccati. L'accesso al [[Baltico]] gli venne impedito dagli svedesi il cui territorio confinava per tre quarti con la Russia. Le ambizioni di Pietro di garantirsi una finestra sul mare lo portarono ad una alleanza con la [[Sassonia]] nel [[1699]], con la [[Confederazione polacco-lituana]] e con la [[Danimarca]] contro la [[Svezia]], scatenando così la [[Grande Guerra del Nord]]. Lo scontro si concluse nel [[1721]] quando gli svedesi ormai esausti richiesero la pace con la Russia. Pietro acquisì quattro nuove province poste a sud e ad est del [[Golfo di Finlandia]], assicurandosi così i porti di cui abbisognava. In una di queste nuove aree fece costruire la nuova capitale della Russia, [[San Pietroburgo]], che andò a rimpiazzare la vecchia [[Mosca (Russia)|Mosca]] che per molto tempo era stato il centro operativo e culturale russo. Nel [[1722]] iniziò ad amplificare la propria influenza sul [[Caucaso]] e sul [[Mar Caspio]] a spese della dinastia persiana dei [[Safavidi]], all'epoca debole nell'area. Per raggiungere questo scopo, egli fece della città di [[AstrakhanAstrachan']] il centro dei suoi sforzi militari contro la [[Persia]], ingaggiando la [[Guerra russo-persiana (1722-1723)|Guerra russo-persiana]] che si svolse su larga scala tra il 1722 ed il 1723.<ref>James Cracraft, ''The Revolution of Peter the Great'' (2003)</ref>
 
Pietro riorganizzò il suo governo sulla base dei modelli politici del suo tempo, modellando la Russia sulla base dei principi dello [[Stato assoluto]] francese che [[Luigi XIV]] aveva condotto con successo. Egli rimpiazzò l'antica [[Duma]] diretta dai boiardi (consiglio dei nobili) con un Senato di nove membri che di fatti aveva i poteri di un consiglio supremo di stato a cui venne assegnata la missione di raccogliere le tasse necessarie per amministrare la nazione (che di fatti triplicarono sotto il suo governo). Il paese venne inoltre suddiviso in nuove province e distretti. Come parte delle sue riforme di governo, la chiesa ortodossa venne parzialmente incorporata nelle strutture amministrative dello stato, rendendola ''de facto'' uno strumento di governo. Pietro abolì il patriarcato e lo rimpiazzò con un corpo collettivo, il [[Sacro Sinodo]], guidato da ufficiali di governo. Nel frattempo, vennero rimosse tutte le antiche vestigia di autonomie locali presenti nell'impero.<ref>Lindsey Hughes, ''Russia in the Age of Peter the Great'' (1998)</ref>