Difesa a zona: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiunta bibliografia e nota a galeone
aggiunta nota a calcio 2000
Riga 21:
Nella sua applicazione più "pura", cioè più rigorosa, i difetti del modulo sono un'accentuata vulnerabilità, nel caso in cui non scattino tutti alla perfezione nello stesso momento; la mancanza di difese contro l'avversario che riesca a superare l'unica linea difensiva; la fragilità congenita nei confronti di un contropiede ben impostato.
 
Il boom della zona (sistema difensivo da sempre applicato in gran parte del mondo, Brasile in testa) si verifica in Italia alla fine degli anni ottanta, sotto la spinta del [[Delfino Pescara 1936|Pescara]] di [[Giovanni Galeone|Galeone]], fra i primi ad applicarla nel calcio nazionale<ref>{{cita web|url=http://www.sportreview.it/calcio/storie-di-calcio/pensiero-giovanni-galeone|titolo=Pensiero e parabola di Giovanni Galeone, il maestro di Allegri|sito = http://www.sportreview.it|accesso= 29 luglio 2017}}</ref>, e soprattutto del [[Milan]] allenato da [[Arrigo Sacchi]], le cui caratteristiche fondamentali si possono così riassumere: 1) identica mentalità aggressiva e propositiva in casa e in trasferta, in contrasto con l'atteggiamento fino a quel momento imperante tra le squadre italiane, basato fuori casa sul gioco in contropiede, al culmine di un arroccamento difensivo particolarmente curato<ref name="Chiesa">{{cita pubblicazione |nome= Carlo F.|cognome= Chiesa|titolo= Le tattiche, 7. La zona|rivista= Calcio 2000|editore= Action Group S.r.l.|città= Milano|volume= |numero= 25|anno= 1999|mese= dicembre|pp= 123|id= |pmid= |url= |lingua= |accesso= |abstract= }}</ref>; 2) la presenza nelle sue file di un difensore centrale, [[Franco Baresi]], di tale qualità assoluta da ammortizzare le lacune insite nello schieramento in linea<ref name="Chiesa"/>, in un'epoca antecedente la rivoluzione regolamentare di [[Sepp Blatter]], che avrebbe automaticamente punito con l'espulsione il fallo sul giocatore lanciato a rete.
 
Nella sua versione più diffusa, che diventa moda in Italia dopo il boom del Milan di [[Arrigo Sacchi]], il modulo impostato sulla difesa a zona prevede la squadra schierata con quattro difensori, quattro centrocampisti e due attaccanti. I quattro difensori sono in linea, ancorché non rigorosamente, essendo consigliato che i due esterni si posizionino leggermente più avanzati rispetto ai centrali. E, al di là di rare espressioni "pure" (come quelle delle squadre di [[Zdeněk Zeman]]), in Italia in gran parte si avrà la tendenza a tenere uno dei due centrali difensivi un po' indietro rispetto all'altro, in una sorta di versione aggiornata del ruolo di libero. A centrocampo, quattro uomini in linea, due centrali e due esterni. In avanti, due attaccanti.