Tuina: differenze tra le versioni
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La malattia è vista come: la migliore risposta che l'organismo può dare in un dato momento.
L'individuo è responsabile della propria salute in prima persona, per guarire quindi deve operare dei cambiamenti.
Il Tuina
La causa di questi squilibri è varia, tradizionalmente sono indicate cause "esterne" (fattori climatici), "interne" (stati psico emotivi) e "né interne, né esterne" (stile di vita, alimentazione).
Il Qi, (soffio vitale), scorre nei ''canali energetici'', o ''Meridiani''. Sono descritti diversi tipi di meridiani e ognuno di essi veicola, secondo la tradizione, uno o più tipi di energia, (anche se questo
== Storia ==
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Nel tui na si fa un uso intenso di tecniche manipolatorie di massaggio. Questa disciplina, contrariamente allo [[shiatsu dello stile namikoshi]] che punta maggiormente su pressioni statiche, punta su manovre molto più dinamiche della semplice pressione. Nella pratica del tuina sono state codificate diverse tecniche base di massaggio.<ref>[http://www.salutemigliore.it/i_metodi.html I metodi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Il trattamento tui na si effettua essenzialmente con le mani, ma a volte si usano anche avambracci e gomiti. Le tecniche (o manovre) usate sono tantissime, sia vigorose che rilassanti, alcune fanno compiere movimenti passivi al paziente per lubrificare e sciogliere le articolazioni. Molto importanti sono anche le tecniche ausiliarie: unguenti, compresse calde, gua sha, coppette, moxa, martelletto. Gli unguenti si usano nelle manovre di sfregamento della pelle, e solo nella zona specifica del trattamento. Le compresse calde sono impacchi che si usano sulla cute in genere alla fine di una seduta per chi ha subito lesioni o ha problemi reumatici. La tecnica gua sha consiste nello sfregamento con uno strumento apposito (spatolina, moneta o un cucchiaio di porcellana) per indurre un arrossamento e liberare gli strati esterni. Le coppette (in vetro, bamboo o plastica) si usano sulla superficie cutanea, creando un vuoto (tipo "ventosa" con effetto "risucchio") con l'ausilio del fuoco per consumare l'ossigeno, lo scopo è richiamare il sangue in superficie. La moxa (lana di artemisia vulgaris arrotolata a sigaro o meno) per la sua capacità di indurre un riscaldamento molto forte viene utilizzata per scaldare alcuni punti o zone. I martelletti, sia quelli che hanno degli aghi sulla testa che i più recenti in gomma, consentono di ottenere stimolazioni cutanee con percussioni ritmiche e vibrazioni.
L'ideogramma 法 (''fǎ'') può essere tradotto con tecnica (o metodo), ed è sempre presente nell'indicazione delle tecniche di base.
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