Associazione Calcio Milan 2010-2011: differenze tra le versioni

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La squadra, dopo l'esordio con un 4-0 in casa col Lecce, incappa in un periodo caratterizzato dalla sconfitta a [[Cesena]] alla 2ª giornata e due pareggi con Catania e Lazio trovandosi fin dall'inizio a dover rincorrere l'[[Internazionale Football Club|Inter]] campione in carica e, poi, la sorpresa [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. Trova poi una serie di vittorie di misura prima di cadere per la seconda volta, per mano della Juventus a San Siro, alla 9ª giornata, nonostante il gol realizzato dall'ex, Zlatan Ibrahimovic.<ref>{{Cita news|url=http://www.acmilan.com/it/archive/championship/40|titolo=Amichevoli e Tornei|pubblicazione=AC Milan|data=}}</ref> La giornata successiva, a [[Bari]], i rossoneri vincono 3-2. Allegri abbandona definitivamente il 4-3-3 di inizio stagione in favore di un 4-3-1-2 che prevede tre mediani di copertura in appoggio a un unico trequartista alle spalle del tandem Ibrahimović-Robinho. Il ruolo di trequartista viene ricoperto dapprima da [[Clarence Seedorf]], e poi, da Boateng;<ref name="autogenerato1">''Che Milan! il ritorno dei campioni'', speciale Corriere della Sera a cura di R.De Ponti e B.Delfino</ref> con l'olandese riportato sul centro-sinistra. Questo cambio tattico comporterà un sempre minore utilizzo del brasiliano [[Ronaldo de Assis Moreira|Ronaldinho]], che verrà poi ceduto nel mercato invernale.<ref>{{Cita news|url=http://www.calciomercato.com/news/milan-addio-dinho-e-in-partenza-per-il-brasile-802150|titolo=Ronaldinho, addio Milan: è in partenza per il Brasile. &#039;Dopo il 15 gennaio&#039; | Primapagina|pubblicazione=Calciomercato.com|data=}}</ref> L'attacco è guidato dalla decisiva coppia di attacco Robinho-Ibrahimović, terminale offensivo di una squadra spesso non spettacolare né propensa al bel gioco, costruita soprattutto attorno a una difesa centrale solida e a un centrocampo muscolare e aggressivo composto quasi sempre da mediani. La vittoria per 3-1 in casa col [[Unione Sportiva Palermo|Palermo]] sancisce il primato dei rossoneri già a novembre all'11ª giornata, primato che non sarà più abbandonato.
[[File:Allegri with Milan players (cropped) - 2.jpg|thumb|[[Massimiliano Allegri]], allenatorevincitore deldello Milanscudetto dalnella 2010stagione d'esordio al 2014Milan.]]
Il nuovo schema di gioco continua a essere adottato anche nelle giornate successive che portano ad aumentare il distacco con le concorrenti grazie a vittorie come quelle contro Inter e Fiorentina, entrambe per 1-0. L'anno solare si conclude con la sconfitta in casa con la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] che non impedisce al Milan di chiudere il girone di andata in testa al campionato, e conquistare il titolo di Campione d'inverno con un turno di anticipo, il giorno dell'epifania contro il Cagliari. Nel mercato di gennaio arrivano [[Urby Emanuelson]], [[Mark Van Bommel]], [[Nicola Legrottaglie]] e [[Antonio Cassano]] dalla Sampdoria (dove era da alcune settimane fuori rosa a causa di un litigio col presidente [[Riccardo Garrone (imprenditore)|Riccardo Garrone]]). Nonostante i nuovi acquisti, nei primi mesi del 2011 il Milan ottiene risultati altalenanti. Durante il mese di gennaio infatti il club soffre l'emergenza a centrocampo (Boateng, [[Andrea Pirlo|Pirlo]], [[Mathieu Flamini|Flamini]], [[Clarence Seedorf|Seedorf]] e [[Massimo Ambrosini|Ambrosini]] sono vittima di infortuni), e si trova spesso a schierare il difensore [[Thiago Silva]] in mediana, o i giovani giocatori della primavera [[Rodney Strasser|Strasser]] e [[Alexander Merkel|Merkel]]: il primo è autore del gol della vittoria nel finale della trasferta di [[Cagliari]], mentre il secondo sarà spesso impiegato da titolare dall'allenatore anche una volta finita l'emergenza infortuni. La squadra mantiene comunque la testa della classifica grazie anche alle vittorie negli scontri diretti. Alla vigilia del match con il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] inseguitore ha infatti tre punti di vantaggio: i rossoneri vincono per 3-0 una gara risolta dal trio Ibrahimović-Boateng-Pato allungando il passo. Dopo la vittoria a [[Torino]] con la Juventus, in seguito a un solo punto conquistato dai rossoneri nelle successive due gare con Bari e Palermo, alla vigilia del derby, l'Inter si ritrova a due punti di distacco con la possibilità di sorpasso. I ''Diavoli'', privi di [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimović]] squalificato per due giornate per aver colpito un giocatore del Bari, già dopo 47 secondi passano in vantaggio grazie a Pato che riesce a violare la porta di [[Júlio César Soares Espíndola|Julio Cesar]]; seguono un'altra rete dell'attaccante brasiliano e un rigore di [[Antonio Cassano]] che sanciscono il 3-0 finale. Scontata la squalifica [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimović]] torna in campo nel match successivo contro la Fiorentina ma viene espulso di nuovo e squalificato per altre tre giornate per ingiurie al guardalinee. I viola vengono sconfitti comunque 2-1. Dopo questa vittoria ne seguono altre tre fino alla partita decisiva dell'8 maggio ovvero la terzultima giornata in cui al Milan basta un punto per conquistare il tricolore. Allo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]] per il match contro la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] scendono in campo [[Christian Abbiati|Abbiati]], [[Ignazio Abate|Abate]], [[Alessandro Nesta|Nesta]], [[Thiago Silva]], [[Gianluca Zambrotta|Zambrotta]], [[Mark van Bommel|van Bommel]], [[Gennaro Gattuso|Gattuso]], [[Clarence Seedorf|Seedorf]], [[Kevin-Prince Boateng|Boateng]], [[Zlatan Ibrahimović|Ibrahimović]] e [[Robinho]]. Al termine dei 90', in seguito al risultato di 0-0, il club è [[aritmetica]]mente Campione d'Italia con 2 giornate di anticipo<ref name="autogenerato1"/><ref>{{cita web |url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Milan_scudetto/07-05-2011/milan-campione-d-italia-801114590386.shtml |autore=Gaetano De Stefano |titolo=Milan campione d'Italia. A Roma basta lo 0-0 |editore=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=7 maggio 2011 |accesso=7 maggio 2011}}</ref> precedendo l'Inter e il Napoli. Questo è il [[scudetto (sport)|18º scudetto]] della storia rossonera.