Trockismo: differenze tra le versioni

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==Teoria della rivoluzione permanente==
Nel 1905, Trotsky formulaformulò una teoria che divenne nota come la teoria trotskista della rivoluzione permanente. Essa può essere considerata una delle caratteristiche distintive del trotskismo. Fino al 1905, i marxisti avevano solo teorizzato come una rivoluzione in una società capitalista europea potrebbepotesse portare a una società socialista. Ma da questa teoria erano esclusi i Paesi non sviluppati, come la Russia. La Russia nel 1905 non aveva ancora stabilito una società capitalista, era invece in gran parte feudale con una piccola classe borghese.
La teoria della rivoluzione permanente ha affrontato la questione di come tali regimi feudali dovessero essere rovesciati, e di come sia possibile raggiungere il socialismo in mancanza di prerequisiti economici. Trotsky ha affermato che in Russia solo la classe operaia poteva rovesciare il feudalesimo e ottenere il sostegno dei contadini. Inoltre, egli ha sostenuto che la classe operaia russa non dovesse fermarsi qui: una volta vinta la sua rivoluzione contro la debole classe borghese, avrebbe dovuto stabilire uno Stato operaio in Russia e aiutare la classe operaia nei Paesi capitalisti avanzati di tutto il mondo. Come risultato, la classe operaia internazionale sarebbe venuta in aiuto della Russia, e il socialismo avrebbe potuto svilupparsi in tutto il mondo.
 
===La rivoluzione democratico-borghese===
Trotsky sosteneva che in [[Russia]] non si sarebbero ripetute rivoluzioni come quelle che in [[Gran Bretagna]] nel XVII secolo e in Francia nel [[1789]], che abolirono il [[feudalesimo]] e stabilirono i requisiti di base per lo sviluppo del [[capitalismo]].
In 'Bilanci e prospettive', scritto nel 1906, Trotsky delinea la sua teoria in dettaglio, sostenendo: "La storia non si ripete. [...] Per quanto si puòpossa paragonare la rivoluzione russa con la Grande Rivoluzione francese, l'una non potrà mai trasformarsi in una ripetizione dell'altra.". Nella [[rivoluzione francese]], la Francia sperimentò quello che i marxisti chiamarono "rivoluzione democratico-borghese": è stato istituito un regime in cui la borghesia ha rovesciato il sistema feudale esistente. La borghesia ha instaurato un regime di istituzioni parlamentari democratiche. Tuttavia, i diritti democratici sono stati estesi solo alla classe borghese, non sono stati resi universali. La libertà dei lavoratori di organizzare [[sindacato|sindacati]] o di [[sciopero|scioperare]] non è stata raggiunta senza dover lottare.
Trotsky sostiene che in paesi come la Russia non c'è una [[borghesia]] illuminata rivoluzionaria che potrebbe svolgere lo stesso ruolo, e la [[classe operaia]] costituisce una minoranza molto piccola. Al tempo delle rivoluzioni europee del 1848, la borghesia era già in grado di svolgere un ruolo analogo. Non voleva e non era in grado di intraprendere la liquidazione rivoluzionaria del sistema sociale che stava nel suo cammino verso il potere.
 
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===Rivoluzione internazionale===
 
Eppure, secondo il marxismo "classico", la riforma agraria (portatoportata delladalla rivoluzione democratico-borghese) nei paesi arretrati, come la Russia, preparerebbe il terreno in ultima analisi soltanto per uno sviluppo del capitalismo in quanto i contadini liberati diventano piccoli proprietari, produttori e commercianti che portano alla crescita dei mercati delle materie prime, da cui una nuova classe capitalista sarebbe emersa. Solo il pieno sviluppo capitalista, secondo questo schema, preparapreparerebbe le basi per il socialismo.
 
Trotsky riteneva che un nuovo Stato socialista e l'economia in un Paese come la Russia non sarebbero stati in grado di resistere alle pressioni di un mondo ostile capitalista, così come alle pressioni interne. La rivoluzione secondo Trotsky avrebbe dovuto diffondersi rapidamente nei principali Paesi capitalistici e in tutto il mondo. Questa posizione, in contrasto rispetto al "marxismo classico" difeso per esempio dai menscevichi, era condivisa da Trotsky, [[Lenin]] e dai [[bolscevichi]] fino al 1924, quando [[Stalin]], dopo la morte di Lenin, cercando di consolidare il suo controllo sempre più burocratico sul partito bolscevico ha iniziato a presentare lo slogan del [[Socialismo in un solo paese|Socialismo in un solo Paese]].