Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche: differenze tra le versioni

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Il 23 marzo 1933 la SIP divenne azionista di maggioranza della società.<ref name="rai_cronologia1">[http://www.radiomarconi.com/marconi/rai_cronologia1.html Radiomarconi.com - La vera storia della radiodiffusione in Italia, Cronologia 1919-2000]</ref> Con il R.D.L. 26 settembre 1935 n. 1829 le trasmissioni passarono sotto il controllo del [[Ministero della Cultura Popolare|Ministero per la stampa e la propaganda]].<ref name=autogenerato1 />.
 
Dopo l'[[armistizio di Cassibile|otto settembre]] le sedi locali dell'EIAR continuaranocontinuarono a operare autonomamente. Le stazioni radio di Palermo, Napoli e Bari venivano gestite dal [[Psychological Warfare Branch]] alleato, mentre quella romana fu chiusa poco dopo la liberazione della città. Con D.L.L. 457 del 26 ottobre 1944<ref name=autogenerato2 />, l'azienda fu riaperta nell'Italia liberata con la nuova ragione sociale [[Radio Audizioni Italiane]]. Nel [[1954]], questa divenne anche operatore televisivo, con la denominazione di [[Rai|Rai Radiotelevisione Italiana]] (RAI).
 
Nella [[Repubblica Sociale Italiana]] l'EIAR rimase l'organo del regime e la sede del ''Giornale Radio'' fu spostata a [[Busto Arsizio]], mentre il 10 maggio [[1944]] la sede fu trasferita a Torino<ref name=autogenerato2>[http://www.attracco.it/1943---1945.html sito ''Attracco'']</ref>. Commissario straordinario, dal settembre 1943 al 1944, fu [[Ezio Maria Gray]].