Regime del Terrore: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 37.77.166.236 (discussione), riportata alla versione precedente di Dr Zimbu
Etichetta: Rollback
Riga 33:
La situazione in Francia stava intanto peggiorando. La caduta dei girondini aveva fomentato la rivolta a [[Tolone]], [[Marsiglia]] e [[Lione]], la seconda città del paese, dove la popolazione era insorta contro il centralismo di Parigi, ormai nelle mani della Montagna. Nella capitale, d'altronde, il peggioramento della crisi economica e l'aumento del prezzo del pane tenevano i sanculotti continuamente in agitazione, senza che il Comitato di salute pubblica guidato da Danton riuscisse a imporre l'ordine. Si decise, il 10 luglio, su pressione dei sanculotti, di sciogliere questo primo Comitato e nominarne uno nuovo, composto in maggioranza da giacobini.
 
[[File:Robespierre.jpg|thumb|left|DaltonRobespierre]]L'assassinio di Marat, il 12 luglio, a opera di una giovane bretone filo-girondina, [[Charlotte Corday]], destò enorme impressione e convinse le frange radicali alla guida del Comune a imporre misure maggiormente rivoluzionarie. I [[Club dei Cordiglieri|cordiglieri]] ora guidati da [[Jacques-René Hébert]], che ne aveva assunto la leadership dopo la morte di Marat e l'allontanamento di Danton dalla vita politica, e gli ancora più radicali "[[Enragés|arrabbiati]]”, come venivano definiti, guidati dall'ex prete [[Jacques Roux]], riuscirono a far votare dalla Convenzione il 27 luglio la legge contro gli accaparratori, che consentiva l'ispezione dei magazzini, dei granai e delle cantine per assicurarsi che i commercianti non facessero scorte di beni alimentari che andavano messi in vendita<ref>Mathiez e Lefebvre, ''op. cit.'', vol. I, p. 422</ref>.
 
Superato dagli avvenimenti e squassato da lotte intestine, il Comitato di salute pubblica decise di invitare Robespierre a partecipare ai suoi lavori, nel tentativo di colmare la distanza tra il Comitato, la Convenzione e il Comune parigino, che rappresentava i sanculotti, per i quali Robespierre era l'unico vero difensore della Rivoluzione, “l'incorruttibile”.