Body art: differenze tra le versioni

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[[Marina Abramovic]] esplora i suoi limiti fisici e la sua resistenza psichica, grazie anche ad una lunga preparazione mentale. In una delle prime performance restò in piedi al centro di una stella infuocata, e quando il fuoco consumò l'ossigeno svenne; venne salvata da un medico presente tra il pubblico. Nella performance "The artist is present", svoltasi recentemente al M.O.M.A di New York, restò seduta immobile su una sedia ogni giorno per tre mesi, a incontrare con lo sguardo chiunque si fosse seduto innanzi a lei.
 
Altri artisti eseguono performance irriverenti e molto forti; [[Vito Acconci]] si masturba sotto al pavimento della sua esposizione, rendendo partecipi i visitatori delle sue fantasie erotiche; [[Hermann Nitsch]] propone dei riti tra il pagano e la simbologia cristiana dove sventra animali morti e cosparge i corpi dei suoi aiutanti con sangue e interiora; [[Gina Pane]] si ferisce con spine di rosa, lame, o rotolando su dei vetri per denunciare la concezione maschilista della figura femminile.
 
Nell'ambito della liberazione della donna furono molte le body artiste a combattere col proprio corpo contro le concezioni antiquate ancora in voga. Valie Export entrò in un cinema sperimentale vestita in modo provocante, con uno spacco nei pantaloni all'altezza dei genitali, per sfidare la concezione tradizionale cinematografica che voleva le donne come oggetti passivi incapaci di agire<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.tate.org.uk/art/artworks/export-action-pants-genital-panic-p79233/text-summary|titolo = Tate Gallery: Valie Export -- Action Pants: Genital Panic|accesso = |editore = |data = }}</ref>.
 
[[Orlan]] si sottopose a varie operazioni di chirurgia plastica, filmandole e rendendole pubbliche, nelle quali arrivò a ricercare una deformazione del proprio volto, in contrasto con l'idea di bellezza conformistica imposta alle donne.