Evenzio di Pavia: differenze tra le versioni

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Terzo vescovo di Pavia, fu nominato da [[Sant'Ambrogio]], in quanto la [[diocesi di Pavia]] era (come adesso) suffraganea di [[arcidiocesi di Milano|Milano]]. Svolse la propria funzione pastorale dal [[381]] al [[397]].
 
È ricordato come un fermo e costante difensore della fede cattolica: partecipò al [[Concilio di Aquileia]] ([[381]]), che condannò gli ultimi vescovi ariani dell'Occidente, e al [[Concilioconcilio di Milano (389)|Concilio di Milano]] ([[390]]), che condannò l'errore teologico di [[Gioviniano]]. In questo secondo concilio fu il primo firmatario della lettera inviata a [[papa Siricio]].
 
Evenzio è citato da [[Sant'Ambrogio]] nella sua opera ''De officis'' come difensore di una vedova, che rivendicava i beni che le spettavano.