Romanzo generazionale: differenze tra le versioni

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{{C|"la critica letteraria sino ad oggi" ha ignorato il fenomeno. POICHé DEL TERMINE SI è PARLATO SINO A PASOLINI|letteratura|dicembre 2013}}
 
Il '''romanzo generazionale''' è un sottogenere di [[romanzo]], in cui il protagonista rifiuta la maturità o la formazione. È quindi dialetticamente l'opposto del [[Romanzo di formazione|romanzo di formazione (Bildungsroman)]]. Il termine è stato usato correttamente per primo da Pasolini in un'intervista televisiva a Renzo Paris sul suo romanzo "Cani sciolti", come racconta lo stesso Paris nella postfazione dello stesso<ref>{{Cita (libro|nome=Paris, Renzo,|cognome=1944-|titolo=Cani sciolti|url=https://www.worldcat.org/oclc/20687035|edizione=Nuova ed|data=1988|editore=Transeuropa|OCLC=20687035|ISBN=8878280003}}</ref>: "Fui grato a Paolini quando mi parlò di romanzo generazionale, 1988forse il primo in senso moderno, come poi scrissero anche Moravia, Siciliano e Schifano"(p.128) . La critica letteraria sino ad oggi<ref>[Ciampitti Nicola, "Il romanzo generazionale", [[Pequod Edizioni|Italic-Pequod]], 2013]</ref> ha parlato solo del Bildungsroman e mai di quello generazionale, confondendo i due.
 
== Perché generazionale ==