Romanzo generazionale: differenze tra le versioni
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Il romanzo che contiene entrambi i sottogeneri in nuce è [[Giulia o la nuova Eloisa|La nuova Eloisa]] di [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] del 1761. Questo, che è un carteggio tra due amanti, ha come protagonista Giulia, una giovane che nella prima parte del romanzo rifiuta la maturità e le responsabilità, ma che alla fine accetta di sposarsi.
Il primo romanzo che si può definire generazionale è [[I dolori del giovane Werther|''I dolori del giovane Werther'' di Goethe]] del 1774.
Quindi il romanzo generazionale vuol dire che il protagonista rifiuta la maturità, al contrario del romanzo di formazione o Bildungsroman. I successivi romanzi generazionali più noti sono: ''[[Ultime lettere di Jacopo Ortis|Le ultime lettere di Jacopo Ortis]]'' di [[Ugo Foscolo|Foscolo]] (1802), ''Le confessioni di un figlio del secolo'' di [[Alfred de Musset|de Musset]] (1836), ''[[Un eroe del nostro tempo (Lermontov)|Un eroe del nostro tempo]]'' di [[Michail Jur'evič Lermontov|Lermontov]] (1840), ''[[Il garofano rosso (romanzo)|Il garofano rosso]]'' di [[Elio Vittorini|Vittorini]] (1933), ''[[Il sogno di una cosa]]'' di [[Pasolini]] (1949), ''[[Il giovane Holden]]'' di [[J.D. Salinger|Salinger]] (1951).
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