Piero della Francesca: differenze tra le versioni
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Tra le personalità più emblematiche del [[Rinascimento italiano]], fu un esponente della seconda generazione di pittori-umanisti.<ref>Zuffi, cit. pag. 328.</ref>
Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono complesse questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove affermazioni dell'[[Umanesimo]], tra razionalità ed estetica.<ref name="L6">
</ref> La sua opera fece da cerniera tra la [[prospettiva]] geometrica [[Filippo Brunelleschi|brunelleschiana]], la plasticità di [[Masaccio]], la luce altissima che schiarisce le ombre e intride i colori di [[Beato Angelico]] e [[Domenico Veneziano]], la descrizione precisa e attenta alla realtà dei [[pittura fiamminga|fiamminghi]]. Altre caratteristiche fondamentali della sua espressione poetica sono la semplificazione geometrica sia delle composizioni che dei volumi, l'immobilità cerimoniale dei gesti, l'attenzione alla verità umana.<ref name="L6"/>
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=== La questione della nascita ===
[[File:Piero Madonna col Bambino 1435.jpg|thumb|''Madonna col Bambino'' (1435-1440), Collezione privata]]
Di Piero nacque da Benedetto de' Franceschi, ricco uomo di commercio di tessuti, e da Romana di
=== Esordi a Sansepolcro ===
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