Socialdemocrazia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LiveRC : Annullate le modifiche di 2a02:908:f11:4360:b460:a773:9ebb:fdd7 (discussione), riportata alla versione precedente di InternetArchiveBot
Etichetta: Annulla
Riga 5:
== Nomenclatura ==
 
Socialdemocrazia, come [[forma di governo]], indica anche un [[governo]] di [[Partito politico|partiti]] [[Socialismo democratico|socialisti democratici]] in senso stretto, mentre come ideologia indica una [[democrazia]] con un avanzato [[stato sociale]], che vuole migliorare il [[capitalismo]]<ref name=dizionario>Dizionario Sabatini-Coletti: ''Socialdemocrazia: 1 Denominazione assunta dal partito socialista riformista tedesco nell'Ottocento; oggi designa ogni tendenza che voglia attuare una politica di riforme sociali senza mettere in discussione i fondamenti della società capitalistica 2 Forma di governo costituita dal partito o da partiti socialisti democratici''</ref>.
za che voglia attuare una politica di riforme sociali senza mettere in discussione i fondamenti della società capitalistica 2 Forma di governo costituita dal partito o da partiti socialisti democratici''</ref>.
 
Secondo alcuni storici, il concetto di ''[[democrazia sociale]]'' sarebbe nato in [[Francia]] negli [[anni 1840|anni quaranta]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]] relativamente alle istanze di riforma politica e sociale sostenute da movimenti democratici, spesso di matrice borghese, e solo in un secondo momento il termine sarebbe stato fatto proprio dal movimento operaio<ref name=autogenerato1>Salvadori, Massimo, ''Enciclopedia storica'', Zanichelli, Bologna 2000, p. 1467</ref>. [[Albert Mathiez]] indica invece l'idea socialdemocratica come trasformazione pacifica delle idee rivoluzionarie del 1792: lo storico francese indica addirittura il leader [[club dei giacobini|giacobino]] [[Maximilien Robespierre]] (1758-1794) come il "padre della moderna socialdemocrazia", come esposta nella [[Costituzione francese del 1793]], che riconosceva il diritto alla proprietà privata, ma prevedeva molte misure sociali in favore del popolo e della media e bassa borghesia e contro la nobiltà.<ref>[http://www.robespierre.it/robespierre_azione.htm ''Robespierre: azione politica'']</ref><ref>Albert Mathiez, ''Robespierre'', Bolsena, Massari editore, 1999. ISBN 88-85378-00-5, pagg. 3-31</ref>
 
I socialdemocratici veri e propri, convinti che la transizione verso una società [[socialismo|socialista]] potesse essere attuata attraverso un processo democratico e non mediante una svolta rivoluzionaria, si proponevano quindi di diffondere lgli ideali del socialismo nel contesto di un sistema democratico, riconoscendo le loro radici politico-culturali soprattutto nel [[revisionismo del marxismo|revisionismo]] [[Eduard Bernstein|bernsteiniano]] e nell'[[umanesimo]] socialista di impronta [[Filippo Turati|turatiana]].
 
Col tempo, i socialdemocratici hanno elaborato tesi riguardanti il [[socialismo liberale]], il [[progressismo]] e il [[laburismo]] con la sua [[terza via]], distinguendosi dai socialisti "democratici" autentici, che hanno come obiettivo la fine pacifica del capitalismo.