Real Albergo dei Poveri: differenze tra le versioni

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Recentemente il Comune di Napoli ha avanzato un'ipotesi in un Masterplan, che cerca di soddisfare tutti i vincoli è la “Città dei giovani” che prevede spazi didattici e ricreativi per la popolazione minorile del quartiere<ref>{{cita web|url=http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1453|titolo=La città dei giovani nel Real Albergo dei poveri|accesso=24 luglio 2009}}</ref>.
 
Il restauro dell'edificio è stato affidato, giusta gara europea, dal Comune di Napoli, proprietario, ad un gruppo internazionale di professionisti guidati dallo strutturista romano [[Giorgio Croci]] e dall'architetto specialista francese [[Didier Repellin]]. Fra i membri del gruppo sono presenti gli ingegneri Giuseppe Carluccio e Mario Biritognolo e gli architetti di livello europeo del calibro di [[Paolo Rocchi]], [[Pascal Prunet]], [[Francesca Brancaccio]], [[Nicolas Detry]]. Fra i consulenti i professori [[Elio Giangreco]] e [[Giovanni Carbonara]]. I progetti e i lavori in corso, in ossequio ai principi del restauro critico, mirano al recupero filologico delle parti perdute o danneggiate che sono individuabili ed alla proposta di nuovo materiale e nuove tecnologie laddove la conoscenza non è più recuperabile, in nome dei principi di eco-compatibilità e sostenibilità. L'attuale copertura ad esempio, è sostituita da una copertura in vetro con elementi di captazione dell'energia solare, i materiali originari come [[tufo (roccia)|tufo]], [[Mattone|mattoni]], [[calce]] sono reimpiegati, si restaurano gli antichi infissi in legno, si recuperano le acque piovane attraverso un sistema di cisterne. Alcuni di questi interventi sono stati realizzati anche grazie al [[Lotto|Gioco del Lotto]], in base a quanto regolato dalla [[Programmazione_negoziata|legge 662/96]]<ref>{{Cita web|url = http://www.napoliontheroad.com/franchinialbergodeipoveri.htm}}</ref>.
 
==Note==