Museo Enzo Ferrari: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il museo è stato inaugurato il 10 marzo 2012 a opera della Fondazione casa di Enzo Ferrari-Museo, ideatrice del progetto. Tale fondazione era nata nel 2003 per volontà di comune, [[Provincia di Modena|provincia]] e [[camera di commercio]] di [[Modena]], [[Automobile Club d'Italia]] e [[Ferrari]], con la finalità di creare uno spazio dedicato alla promozione e al recupero della storia dell'[[automobilismo]] modenese.
{{dx|[[File:Museo Ferrari 10.jpg|thumb|left|Panoramica della struttura, con la casa natale di [[Enzo Ferrari]] (a sinistra) e il moderno museo (a destra).]]}}
 
Il progetto di ristrutturazione è stato ideato dall'[[architetto]] Jan Kaplicky, il quale a causa dell'improvvisa scomparsa non ha potuto assistere alla ultimazione dei lavori – portati a termine dal suo assistente Andrea Morgante, a cui si deve la firma degli interni. La realizzazione del progetto è costata circa {{formatnum:18000000}} di [[euro]].
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Il museo è stato costruito secondo criteri di [[sostenibilità ambientale]]: è dotato infatti di un [[impianto di riscaldamento]] [[geotermico]] e di un impianto di riciclo delle acque, mentre le enormi vetrate frontali consentono l'[[Illuminazione museale|illuminazione naturale]].
[[File:Museo Enzo Ferrari - il giallo di Modena.JPG|thumb|left|Particolare della copertura]]
 
Dopo una riorganizzazione degli spazi museali, che ha portato a una breve chiusura della struttura a cavallo tra il gennaio e il febbraio del 2014,<ref>{{cita web|url=http://www.museocasaenzoferrari.it/2014/01/il-mef-chiude-per-sorprendere-alla-riapertura/|titolo=Il MEF chiude per sorprendere alla riapertura}}</ref> il MEF ha riaperto i battenti il 18 febbraio successivo – passando contestualmente sotto la gestione diretta della casa di Maranello,<ref>{{cita web|url=http://museo.ferrari.com/it/2014/02/17/riapre-domani-il-nuovo-mef/|titolo=Riapre domani il nuovo MEF|data=17 febbraio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223192422/http://museo.ferrari.com/it/2014/02/17/riapre-domani-il-nuovo-mef/|dataarchivio=23 febbraio 2014}}</ref> che l'ha abbinato allo suo storico [[Museo Ferrari]].<ref>{{cita web|url=http://museo.ferrari.com/it/2014/01/16/i-musei-ferrari/|titolo=I Musei Ferrari|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223192129/http://museo.ferrari.com/it/2014/01/16/i-musei-ferrari/|dataarchivio=23 febbraio 2014}}</ref>
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== Architettura e spazi museali ==
L'edificio che ospita il museo, realizzato a forma di [[cofano]], è [[giallo]] a richiamare il colore che scelse [[Enzo Ferrari]] come sfondo per il celebre marchio del [[Cavallino Rampante]]; è infatti il colore istituzionale della [[Modena|Città di Modena]]. Il [[logo]] scelto dalla fondazione per identificare il museo è un unico segno grafico, che unisce il tratto caratteristico della [[firma]] di Enzo Ferrari con il profilo della galleria espositiva.
[[File:Enzo Ferrari Museum interior-2 2013 February.jpg|thumb|left|L'interno del museo]]
 
La struttura interna presenta delle forme ondulate e dolci. Gli espositori contenenti notizie relative alla vita e alle opere di Enzo Ferrari sono morbidi. La particolarità della struttura interna è nell'utilizzo del colore [[bianco]], che ha l'intento di far meglio risaltare le vetture presenti nel museo e rendere "neutro" lo spazio d'esposizione. Sono presenti delle scale unicamente nella parte destra del museo, mentre il resto della struttura è privo di [[barriere architettoniche]]. Le macchine sono poste su pedane mobili alte {{formatnum:50}} cm dal suolo; queste, girevoli, permettono una migliore visibilità delle vetture al pubblico.
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== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Sitocollegamenti ufficialeesterni}}
* {{cita web|http://museo.ferrari.com/it/orari-e-biglietti/museo-casa-enzo-ferrari-modena/|Scheda}}