Paglierina: differenze tra le versioni

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|pagine = 50
|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-20&atto.codiceRedazionale=12A06740&elenco30giorni=false
 
|accesso=13 aprile 2018
 
}}</ref>.
 
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|anno = 2014
|editore = Langhe.Net
 
|accesso=13 aprile 2018
 
}}</ref> L'attuale nome [[lingua italiana|italiano]] è stato coniato nel [[1891]] da Cesare Quaglia, proprietario di un caseificio di [[San Francesco al Campo]].<ref name = coldir />
 
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L'area di produzione comprende le province di [[Area metropolitana di Torino|Torino]] e [[provincia di Cuneo|Cuneo]].<ref name=pieagr />
=== Paglierina di Rifreddo ===
Particolarmente rinomate sono le paglierine prodotte a [[Rifreddo]] ([[provincia di Cuneo|CN]]), un comune della bassa [[Valle Po]]. Vanno preferibilmente consumate fresche.<ref name="vall_RIFR">''Rifreddo'',{{Cita schedaweb su|titolo=RIFREDDO [|sito=Vallidelmonviso |accesso=13 aprile 2018 |url=http://www.vallidelmonviso.gov.it/itavalle-po/valleporifreddo/Paesi.aspx?id |lingua=21 /www.vallidelmonviso.gov.it] (consultato nel gennaio 2015)}}</ref>.
 
=== Paglierina di Barge ===
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|titolo = Paglierina
|anno = 2011
|editore = [[Regione Piemonte]]
|accesso=13 aprile 2018
 
}}</ref>
 
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|titolo = I prodotti tipici della provincia di Torino
|editore = Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Torino
| url = http://www.biblioteche.unibodoczz.it/agrariadoc/risorse/files921477/i-prodotti-tipici-todella-provincia-di-torino
 
| pagine = 277, 302, 303
 
|accesso=13 aprile 2018
 
}}</ref>
Il latte utilizzato, oltre che essere addizionato di [[caglio]], viene oggi inoculato con ''[[Geotrichum candidum]]'' per favorire la fioritura della crosta. La coagulazione avviene in circa mezz'ora, mentre la rottura della cagliata deve essere non troppo violenta e portare a granuli di dimensioni simili a quelli del [[mais]]. Il tutto viene poi suddiviso in stampi delle dimensioni volute e ''stufato'' per qualche ora ad una temperatura di circa 25°. La salatura può essere a secco o in salamoia e ad essa segue una breve stagionatura (da pochi giorni a poco più di una settimana).<ref name=pieagr />