Chiesa evangelica valdese: differenze tra le versioni

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Negli ultimi decenni si è sviluppato, nonostante le comprensibili diffidenze dovute alle vicende storiche, un dialogo [[Ecumenismo|ecumenico]] con la Chiesa cattolica, il cui risultato più concreto è l'intesa sui [[matrimonio|matrimoni misti]] negli [[anni 1990|anni novanta]]. I valdesi restano critici sull'utilizzo dell'otto per mille per il sostentamento della Chiesa cattolica; i valdesi che vi hanno aderito nel 1993, utilizzano i fondi per progetti di natura assistenziale, sociale e culturale, non destinano somme per il mantenimento dei pastori e per le attività cultuali della chiesa. Permangono notevoli distanze anche riguardo alle questioni etiche, quali la contraccezione, l'interruzione di gravidanza, l'accanimento terapeutico e l'[[eutanasia]].
 
Resta forte l'impegno politico dei valdesi, i quali hanno partecipato attivamente al [[Risorgimento]] e alla [[Resistenza italiana|Resistenza]]. Esponenti della chiesa - tra i quali spesso anche pastori (come [[Tullio Vinay]], [[Lino De Benetti]] e [[Domenico Maselli]] negli ultimi anni) - sono stati eletti al [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento italiano]]. Sono membri della Chiesa evangelica valdese due ex ministri ([[Valdo Spini]] e [[Paolo Ferrero]]), un ex presidente di regione ([[Riccardo Illy]]), un ex deputato ([[Domenico Maselli]]), un senatore ([[Lucio Malan]]), un deputato ([[Luigi Lacquaniti]]), un sindaco di città capoluogo di provincia ([[Rosario Olivo]]), alcuni consiglieri regionali e l'eurodeputato [[Niccolò Rinaldi]].
 
=== Laicità dello stato, temi etici e progressismo sociale ===