Terralba: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica 96047286 di 79.19.58.3 (discussione), meglio prima
Etichetta: Annulla
Recupero di 6 fonte/i e segnalazione di 2 link interrotto/i. #IABot (v1.6.5)
Riga 57:
Un evento che cambiò drasticamente il paesaggio della piana di Terralba, che diede una svolta definitiva alla vita dei suoi abitanti e al futuro assetto amministrativo della zona fu la grande [[bonifica idraulica|bonifica]].
 
Idea nata a fine XIX secolo e promossa con vigore dall'allora sindaco Felice Porcella fino ad ottenere il benestare del Parlamento,<ref name="museoeliseo.it">[http://www.museoeliseo.it/index.php?idp=3&area=10&pg=2 Museo Storico Etnografico Eliseo museo, pinacoteca, eliseo, lilliu, mostra, arte, artisti, scultura, scultore, scultrice, scultori, pittura, pittore, pittrice, pittori, quadri...<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> si articolò in due periodi: il primo tra il [[1895]] e il [[1918]] coincise con la progettazione dell'opera mentre il secondo, tra il [[1919]] ed il [[1928]] coincise con la sua realizzazione<ref name="arboreaarboreino.it">[http://www.arboreaarboreino.it/sardibonificatori.htm Arborea e l'Arboreino la bonifica della piana di Terralba di A. Michele Angioni-sardibonificatori<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090731123949/http://www.arboreaarboreino.it/sardibonificatori.htm |data=31 luglio 2009 }}</ref> ad opera della Società Bonifiche Sarde.<ref name="museoeliseo.it"/>
 
I progetti di prosciugamento delle paludi di "Sa Ussa" dello Stagno di Sassu del [[1916]] furono il preludio alla bonifica di molte altre piccole paludi della piana di Terralba e al suo risanamento idrico grazie alla costruzione di canali di drenaggio e colmamenti di terra.
Riga 73:
Già dal [[1927]] si ebbe un'immigrazione di agricoltori provenienti dal [[Polesine]] (promossa da [[Mussolini]] appunto) con un primo gruppo di circa 150 persone che occuparono i poderi approntati dagli operai sardi e che in seguito verranno imitato da altri gruppi fino a raggiungere una popolazione di oltre 1500 abitanti.<ref name="arboreaarboreino.it"/>
 
La bonifica non segnò solo il rilancio dell'agricoltura e dell'allevamento nei nuovi terreni sottratti alle [[paludi]], ma anche il miglioramento delle condizioni sanitarie e il declino di un incubo onnipresente da due millenni nella piana di Terralba, la [[Malaria]]<ref>[http://www.arboreaarboreino.it/malaria.htm Arborea e l'Arboreino la bonifica della piana di Terralba di A. Michele Angioni-premessa<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090731103250/http://www.arboreaarboreino.it/malaria.htm |data=31 luglio 2009 }}</ref>.
 
=== Clima ===
Riga 232:
Nel [[1872]] anche la piana di Terralba viene raggiunta e collegata al resto dell'isola dalla ferrovia. La vicina [[stazione di Marrubiu-Terralba-Arborea]] aprì in concomitanza col passaggio del primo convoglio il 9 aprile 1872.
 
Nel 1928 (siamo nel ventennio fascista) nei nuovi territori bonificati viene fondato il Villaggio Mussolini. Nello stesso anno con il Regio Decreto N°2230 firmato da [[Vittorio Emanuele III]] i comuni limitrofi di Marrubiu e San Nicolò d'Arcidano vengono accorpati al comune di Terralba divenendone frazioni.<ref name="prolocomarrubiu.it">[http://www.prolocomarrubiu.it/marrubiu.php?id=8 ProLoco Marrubiu<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120805203346/http://www.prolocomarrubiu.it/marrubiu.php?id=8 |data=5 agosto 2012 }}</ref>
 
Nel 1930 il Villaggio Mussolini viene elevato a comune indipendente. Questa divisione del territorio segna per Terralba la perdita quasi totale dei territori appena bonificati e una drastica riduzione del territorio comunale<ref>[http://www.arboreaarboreino.it/arborea.htm Arborea e l'Arboreino la bonifica della piana di Terralba di A. Michele Angioni-premessa<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100115021341/http://www.arboreaarboreino.it/arborea.htm |data=15 gennaio 2010 }}</ref><ref name="ReferenceB">[http://www.museoeliseo.it/index.php?idp=3&area=11&pg=1 Museo Storico Etnografico Eliseo museo, pinacoteca, eliseo, lilliu, mostra, arte, artisti, scultura, scultore, scultrice, scultori, pittura, pittore, pittrice, pittori, quadri...<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> di oltre la metà rispetto a prima del 1928.
 
Nel 1947 San Nicolò d'Arcidano annesso nel 1928 al comune di Terralba viene nuovamente elevato a comune indipendente<ref name="comunas.it">[http://www.comunas.it/j/v/420?s=5&v=9&c=2019&na=1&n=10&c1=2033&t=1 I Comuni della Sardegna in Rete - Storia - Regione Autonoma della Sardegna<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Riga 274:
Il presbiterio è arredato da una mensa marmorea e da un ambone anch'esso marmoreo. In prossimità della parete si trova un tabernacolo, una statua di San Ciriaco e un grande Crocifisso di ceramica, capolavoro dell'artista terralbese Dina Pala.
Nella chiesa sono custoditi un prezioso quadro storico di Padre Lilliu, il sarcofago di Maria Bambina, le campane ed il Tabernacolo del precedente edificio. Sono inoltre visibili due statue di San Ciriaco di cui la più piccola usata durante la processione in occasione dei festeggiamenti del Santo l'8 agosto<ref>[http://www.ilterralbese.it/sanciriaco.htm Chiesa di San Ciriaco Terralba<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081007061901/http://www.ilterralbese.it/sanciriaco.htm |data=7 ottobre 2008 }}</ref>.
 
==== Chiesa della Madonna di Bonaria (Marceddì) ====
Riga 306:
 
=== Siti archeologici ===
Il territorio di Terralba, grazie ai suoi fertili suoli sabbiosi, è stato abitato sin dal Neolitico; in particolare le testimonianze rinvenute in alcuni siti dislocati nelle campagne (tra i quali San Giovanni, San Ciriaco, Bau Angius) riportano alla [[Cultura di Ozieri]]<ref>E. Atzeni, Reperti neolitici dall'Oristanese, in Sardinia Antiqua. Studi in onore di Piero Meloni in occasione del suo settantesimo compleanno, Cagliari 1992, pp. 35-44; T. Cossu, Ceramiche di cultura Ozieri dalla stazione di S. Giovanni - Terralba, in La ceramica racconta la storia, Atti del Convegno "La ceramica artistica, d'uso e da costruzione nell'Oristanese dal Neolitico ai giorni nostri", Oristano 1995, pp. 45-70</ref>. Altre testimonianze venute alla luce nei pressi della chiesa di San Ciriaco hanno dato lo stesso nome a una facies regionale inquadrabile nel Neolitico Recente. Sebbene il terralbese offra anche numerose testimonianze della civiltà nuragica, la gran parte delle testimonianze conosciute risale al periodo della dominazione punica. Grazie alle ricerche pluriennali di Gino Artudi e Sandro Perra, seguite dalle indagini sistematiche dell'équipe guidata Peter Van Dommelen, è stato possibile individuare i resti di numerosissimi insediamenti rurali (il periodo di maggior frequentazione si colloca tra fine V e III-II secolo a.C.), la cui densità non trova confronti con nessun altro contesto punico del Mediterraneo<ref>G Artudi, S. Perra, Gli insediamenti punico-romani nel territorio di Terralba, In Terralba Ieri&Oggi, 16, 1994; R. Zucca, Neapolis e il suo territorio, Oristano 1987; per le ricerche di P. Van Dommelen si veda da ultimo il "Terralba project": {{collegamento interrotto|1=http://www.sardinia.arts.gla.ac.uk/terralba.htm |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Evidentemente il fertile territorio della piana di Terralba rientrava in un programma organizzato di sfruttamento agricolo, in cui forse la coltura della vite aveva un'importanza primaria.
 
Nelle campagne, nel [[1960]], in località ''Pauli Putzu'', sono state rinvenute casualmente dieci [[tomba|tombe]] di [[età romana]] con corredo funerario. Il corredo rispecchiava la condizione sociale ed economica del defunto e aveva lo scopo di accompagnarlo nel lungo viaggio nell'[[oltretomba]]; comprendeva una [[moneta]], una [[lucerna]], il [[lacrimatoio]], piatti ed anfore. L'opera devastatrice dei tombaroli ha però provocato danni irreparabili alla [[necropoli]]. Infatti, solo 33 reperti sono stati recuperati e sono ora conservati presso la Scuola Media Statale di Terralba<ref>Gino Artudi</ref>.
Riga 327:
Le specie svernanti più comuni sono la [[folaga]], la [[garzetta]] e l'airone bianco maggiore (''[[Casmerodius albus]]'').<ref>[http://www.provincia.mediocampidano.it/mediocampidano/it/20081201_pub_quaderni_nat_1.wp;jsessionid=DF4E10145CA8390DB2AD58A11EEDC6C0 Provincia Medio Campidano| 20081201 PUB Quaderni natura n. 6 - La costa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
È inoltre possibile avvistare l'[[Aythyinae]] (anatra tuffatrice), il [[Circus aeruginosus]] (falchetto di palude), l'[[Anas platyrhynchos]] (germano reale), il [[Podiceps cristatus]] (svasso maggiore), il [[Podiceps nigricollis]] (svasso piccolo),<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.notedemarceddi.it/Marceddi.html note de marceddi<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> la rara [[Glareola]] (pernice di mare) e il suggestivo [[Phoenicopterus roseus]] (fenicottero rosa).
 
Entrambe le lagune rientrano in una vasta [[area protetta]] di oltre 1800 ettari in base alla [[convenzione di Ramsar]] stipulata nel 1971 che mise sotto tutela le [[zone umide]] di molte nazioni e tra questi gli stagni dell'Oristanese che da soli rappresentano i 2/3 delle zone umide italiane.<ref>[http://www.marenostrum.it/spiagge-coste-areamarina-oristano/ Le spiagge, le coste e l'area marina protetta di Oristano | Itinerario Sardegna MareNostrum.it | Quotidiano di Eventi, Notizie e Turismo in Sardegna<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Riga 465:
Tradizionali i muggini di Marceddì cotti e consumati dai fedeli nei tradizionali "statzusus" o tettoie.
 
La santa rimane a Marceddì fino al sabato successivo, quando viene riaccompagnata dai fedeli con la processione a piedi inversa e viene festeggiato il "Ritorno della santa"<ref>[http://www.bargilena.it/cultura.asp :Bargilena Tour Servizi Turistici - Terralba Oristano Sardegna:<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100511052429/http://www.bargilena.it/cultura.asp |data=11 maggio 2010 }}</ref>.
 
== Geografia antropica ==