Tuta alare: differenze tra le versioni

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La '''tuta alare''' (o '''''wingsuit''''' in inglese) è una particolare tuta da lancio che riesce ad aumentare la superficie del [[corpo umano]] conferendovi un [[profilo alare]], trasformando la velocità data dalla [[forza di gravità]] in planata orizzontale. Le sue forme si rifanno a quelle dello [[scoiattolo volante]].
 
Utilizzata nel [[paracadutismo]] come nuova disciplina, è oggetto di costante e rapido sviluppo: una normale tuta alare, rispetto ad una velocità media di caduta libera di circa {{M|200||km/h}}, consente di rallentare fino a circa 70&nbsp;km/h, con una velocità orizzontale di 180&nbsp;km/h.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.phoenix-fly.com/userfiles/PF_Wingsuit%20flying%20and%20Basic%20Aerodynamics_1.pdf|titolo=Manuale di aerodinamica Phoenix Fly - I parte|accesso=12 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110917055851/http://www.phoenix-fly.com/userfiles/PF_Wingsuit%20flying%20and%20Basic%20Aerodynamics_1.pdf|dataarchivio=17 settembre 2011}}</ref>
 
La tuta alare è particolarmente usata nel [[Base jumping]], in quanto consente di raddoppiare i tempi di caduta libera e aumenta la distanza dai possibili ostacoli, diminuendo il rischio di incidenti.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.phoenix-fly.com/userfiles/Starting%20Wingsuit%20BASE.pdf|titolo=Consigli per iniziare il Wisbase|accesso=12 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111018031554/http://www.phoenix-fly.com/userfiles/Starting%20Wingsuit%20BASE.pdf|dataarchivio=18 ottobre 2011}}</ref>
[[File:Wingsuit flyer in Holland.jpg|thumb|Volo con Wingsuit nei Paesi Bassi]]
== Storia ==
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Fra i luoghi principali dove si pratica il Wisbase in [[Europa]] si segnala il [[Kjeragbolten|Kjerag]] e il [[Trollstigen]] in [[Norvegia]], la zona di [[Chamonix]] (con l'altissimo ''exit point'' di Pointe Durier sul Monte Bianco) e il gruppo della [[Jungfrau]] in [[Svizzera]], dove è situato quello che attualmente è considerato il più alto salto BASE del mondo<ref>{{Cita web|url=http://www.redbull.com/it/it/adventure/stories/1331608975478/il-volo-con-tuta-alare-pi%C3%B9-grande-di-sempre|titolo=Il volo più grande di sempre con tuta alare|accesso=7 dicembre 2013}}</ref> − l'[[anticima]] Wengen Jungfrau − non lontano dal monte [[Eiger]], dove si trova il "fungo" (''The Mushroom''), dal 2000 una delle più note piattaforme di Wisbase.
 
In [[Italia]] si segnala il Becco dell'Aquila sul Monte Brento, con atterraggio al campo Gaggiolo nel comune di [[Dro]] ([[Provincia autonoma di Trento|TN]]), con oltre {{M|1 200||m}} di dislivello utile. Nell'autunno del 1997 De Gayardon compì da qui i primi salti con il suo prototipo di tuta alare<ref>{{Cita web|url=http://www.padalstvo.com/e107_files/public/25_patrickdegayardon.pdf|titolo=Patrick de Gayardon|editore=90percent|accesso=12 settembre 2011}} pag. 10.</ref> e sempre da qui, nel maggio 2011, il [[maggiore]] Alastair Macartney del [[Royal Logistic Corps|Corpo Logistico]] e il [[sergente]] Deane Smith del [[Genio militare]] dell'[[British Army|esercito britannico]] hanno effettuato una dimostrazione di Wisbase devolvendone in beneficenza i ricavi pubblicitari.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.rawproductions.tv/wingsuit-wisbase-proximity-flying-in-italy|titolo=WiSBASE in Italia|accesso=12 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110913014139/http://www.rawproductions.tv/wingsuit-wisbase-proximity-flying-in-italy|dataarchivio=13 settembre 2011}}</ref>
 
Dal 2009 si tiene a [[Lauterbrunnen]] (nel gruppo della [[Jungfrau]]) la ''ProBASE Wingsuit Race'', gara di velocità a premi.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.probaseworldcup.com/|titolo=Probase World Cup|accesso=12 luglio 2011}}</ref>
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Il pilota modifica la posizione del suo corpo per ottenere la combinazione desiderata di velocità orizzontale, velocità verticale ed [[efficienza aerodinamica]]. Oggi le migliori tute alari hanno un'efficienza di 3:1: ciò significa che per ogni metro di caduta ve ne sono tre di avanzamento. Il pilota modifica la posizione del corpo - inarcandosi o piegando spalle, fianchi e ginocchia - e cambiando così l'angolo di attacco con cui la tuta alare vola nel vento relativo e la relativa pressione che incide sulle ali di tessuto della tuta, mediamente il corpo viene inclinato in avanti di circa 20 gradi.<ref>{{Cita web|url=http://www.1aait.com/larovere/spparaca.htm|titolo=Paracadutismo: il sogno di Icaro è quasi... realtà!|accesso=12 settembre 2011}}</ref> La mancanza di stabilizzazione può portare ad un avvitamento che richiede un notevole sforzo da parte del paracadutista per essere fermato.
 
Un paracadutista in posizione prona ha una velocità di caduta di circa {{M|200||km/h}}, una tuta alare è in grado di ridurre drasticamente questa velocità: è stata registrata una velocità verticale di 40&nbsp;km/h.<ref>Il pilota Helmut Tacke ha perso {{M|1 000||m}} di quota nel tempo record di 87,3 secondi nel corso dell'edizione 2010 della gara ''Wings Over Marl'' [{{cita web |url=http://www.tonywingsuits.com/index.html] |titolo=Copia archiviata |accesso=18 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110907094720/http://www.tonywingsuits.com/index.html |dataarchivio=7 settembre 2011 }}.</ref>
 
Attualmente i piloti sono in grado di misurare le loro prestazioni con apparecchiature [[Sistema di Posizionamento Globale|GPS]] in grado di determinare la durata del volo, l'altitudine a cui ci si è lanciati e quella in cui si è aperto il paracadute, la velocità orizzontale, il tasso di caduta, nonché tracciare e registrare il percorso di volo.