Tannino: differenze tra le versioni

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{{F|chimica degli alimenti|aprile 2014}}
Il '''tannino''' è una una classe di composti contenuti in diverse piante con proprietà analoghe a quelle dell’[[acido tannico]], solubili in acqua, di sapore astringente, capaci di precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine; per questo posseggono proprietà [[Concia|concianti]] per le pelli animali in quanto reagiscono col collagene e con le altre proteine rendendo il prodotto non putrescibile; trovano inoltre impiego nella tintura e nella stampa dei tessuti, nella preparazione di lacche e inchiostri, nella chiarificazione del vino, della birra e dei succhi di frutta. Il composto si torva nei legni, nelle cortecce, nei frutti e rizomi, nelle radici ma generalmente si intende quello estratto dalle noci di [[Galla (botanica)|galla]], ricco di acido tannico, con diversi procedimenti (all’acqua, all’alcole, all’etere). Il tannino è sintetizzabile, ottenendo in tal modo un gruppo di prodotti con caratteristiche analoghe a quelli naturali di origine vegetale anche se privi di alcuna analogia chimica''.''<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/tannino/|titolo=tannino in Vocabolario - Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|accesso=2018-04-18}}</ref>
[[File:Tannic acid.png|thumb|upright=1.2|Struttura dell'[[acido tannico]], un tipo di tannino]]
Il termine '''tannino''' è stato per la prima volta utilizzato nel [[1796]] per indicare una sostanza chimica presente negli estratti vegetali capace di combinarsi con le [[proteine]] della pelle animale in complessi insolubili, di prevenirne la putrefazione da parte degli enzimi proteolitici e trasformarla in [[cuoio]]. Questa capacità di legarsi ai composti contenenti [[azoto]] (proteine e [[alcaloidi]]) si riflette nella [[Astringenza|qualità astringente]] di molti vini rossi. sono presenti anche nei frutti di [[Diospyros kaki|kaki]], [[sorbo domestico]], [[nespolo comune]], [[cornus mas|corniolo]], [[cotogno]].
 
Il termine '''tannino'''venne è statoimpiegato per la prima volta utilizzato nel [[1796]] per indicare una sostanza chimica presente negli estratti vegetali capace di combinarsi con le [[proteine]] della pelle animale in complessi insolubili, di prevenirne la putrefazione da parte degli enzimi proteolitici e trasformarla in [[cuoio]]. Questa capacità di legarsi ai composti contenenti [[azoto]] (proteine e [[alcaloidi]]) si riflette nella [[Astringenza|qualità astringente]] di molti vini rossi. sono presenti anche nei frutti di [[Diospyros kaki|kaki]], [[sorbo domestico]], [[nespolo comune]], [[cornus mas|corniolo]], [[cotogno]]. Le fonti più ricche di tannini sono le cortecce di piante come [[quercia]], [[castagno]], [[abies|abete]], [[acacia]]. Il tannino era temuto dai pittori su [[pittura su tavola|tavola]], perché poteva sprigionarsi anche da supporti già stagionati e macchiare di scuro alcune parti del dipinto.
I tannini sono [[polifenolo|composti polifenolici]] comuni nelle piante vascolari, di cui la più ricca è il castagno europeo ([[Castanea sativa]]) che ne contiene, all'interno dei suoi tessuti, circa il 7% del totale; nelle [[angiosperme]] in particolare sono associati ai tessuti legnosi. Nella [[cellula vegetale]] i tannini sono separati dalle proteine e dagli [[enzimi]] del [[citoplasma]], ma quando avviene una lesione (attacco da parte di erbivori) la reazione tannica può rendere meno assimilabile la pianta per il predatore.
 
== Struttura ==
Una funzione importante del contenuto in sostanze tanniche del [[legno]] è la sua capacità di migliorare la conservazione del legno stesso in ambiente umido, utile soprattutto per il legname navale per impedirne o rallentarne la degenerazione.
[[File:Tannic acid.png|thumb|upright=1.2|Struttura dell'[[acido tannico]], un tipo di tannino]]I tannini sono [[polifenolo|composti polifenolici]] comuni nelle piante vascolari, di cui la più ricca è il castagno europeo ([[Castanea sativa]]) che ne contiene, all'interno dei suoi tessuti, circa il 7% del totale; nelle [[angiosperme]] in particolare sono associati ai tessuti legnosi. Nella [[cellula vegetale]] i tannini sono separati dalle proteine e dagli [[enzimi]] del [[citoplasma]], ma quando avviene una lesione (attacco da parte di erbivori) la reazione tannica può rendere meno assimilabile la pianta per il predatore.
 
Le fonti più ricche di tannini sono le cortecce di piante come [[quercia]], [[castagno]], [[abies|abete]], [[acacia]]; utilizzato nella [[concia]] delle [[pelle|pelli]]. Il tannino era temuto dai pittori su [[pittura su tavola|tavola]], perché poteva sprigionarsi anche da supporti già stagionati e macchiare di scuro alcune parti del dipinto.
 
== Classificazione ==
Si distinguono due classi di tannini, distinte dal percorso biosintetico di formazione e dalla [[stereochimica]]:
#tannini idrolizzabili
#tannini condensati
 
#'''tannini idrolizzabili''': Si dividono in gallotannini (esteri dell'[[acido gallico]] e del [[glucosio]]) e in ellagitannini (estere dell'acido esaidrossidifenico e [[glucosio]]). Essi sono facilmente [[idrolisi|idrolizzabili]] da [[Acido|acidi]] deboli, ad alte temperature si decompongono dando [[pirogallolo]], un composto epatotossico e fortemente irritante, e sono ad alto [[peso molecolare]].
==Tannini idrolizzabili==
#'''tannini''' '''condensati o flavanoli''': Un termine alternativo è [[proantocianidine]]. A livello biogenetico sono fortemente apparentati ai [[flavonoidi]]. Essi non sono facilmente [[idrolisi|idrolizzabili]], si decompongono in condizioni alcoliche acide dando i pigmenti rossi detti [[flobafeni]], hanno la struttura di un flavan-3-olo [[polimero|polimerico]], contengono da 2 a 8 unità di [[catechina]]. Sono fortemente [[antiossidanti]] e agiscono in maniera sinergica anche con l'[[acido ascorbico]]. Abbassano la [[pressione arteriosa]], riducono l'[[piastrina|aggregazione piastrinica]], possono aiutare a ridurre i rischi di danni alle [[coronarie]] e sono [[antivirali]] e [[antibiotico|antibatterici]]. Le proantocianidine oligomeriche possiedono proprietà antitumorali, sono angioprotettive e prevengono il danno da [[radicali liberi]].
Si dividono in gallotannini (esteri dell'[[acido gallico]] e del [[glucosio]]) e in ellagitannini (estere dell'acido esaidrossidifenico e [[glucosio]]).
È#'''Florotannini''': è una terza classe di tannini, identificata recentemente in molte specie di [[alghe]] brune.
 
==Applicazioni farmacologiche==
Essi sono facilmente [[idrolisi|idrolizzabili]] da [[Acido|acidi]] deboli, ad alte temperature si decompongono dando [[pirogallolo]], un composto epatotossico e fortemente irritante, e sono ad alto [[peso molecolare]].
Una funzione importante del contenuto in sostanze tanniche del [[legno]] è la sua capacità di migliorare la conservazione del legno stesso in ambiente umido, utile soprattutto per il legname navale per impedirne o rallentarne la degenerazione.
 
==Tannini condensati o flavanoli==
Un termine alternativo è [[proantocianidine]]. A livello biogenetico sono fortemente apparentati ai [[flavonoidi]].
 
Essi non sono facilmente [[idrolisi|idrolizzabili]], si decompongono in condizioni alcoliche acide dando i pigmenti rossi detti [[flobafeni]], hanno la struttura di un flavan-3-olo [[polimero|polimerico]], contengono da 2 a 8 unità di [[catechina]]. Sono fortemente [[antiossidanti]] e agiscono in maniera sinergica anche con l'[[acido ascorbico]]. Abbassano la [[pressione arteriosa]], riducono l'[[piastrina|aggregazione piastrinica]], possono aiutare a ridurre i rischi di danni alle [[coronarie]] e sono [[antivirali]] e [[antibiotico|antibatterici]].
 
Le proantocianidine oligomeriche possiedono proprietà antitumorali, sono angioprotettive e prevengono il danno da [[radicali liberi]].
 
==Florotannini==
È una terza classe di tannini, identificata recentemente in molte specie di [[alghe]] brune.
 
==Applicazioni farmacologiche==
I tannini, somministrati sia per via topica sia orale, hanno un effetto antibatterico e antifungino. Somministrati per via orale hanno un effetto antidiarroico. Somministrati per via topica hanno effetto vasocostrittore, sono usati nella rigenerazione dei tessuti affetti da piccole ferite e ustioni, e infine sono usati nel trattamento della [[dermatite]].
 
==Effetti antinutrizionali==
I tannini hanno la capacità di [[Precipitazione (chimica)|precipitare]] alcune [[proteine]] della [[saliva]], dando così la tipica sensazione di [[astringenza]]. Inoltre si combinano in modo aspecifico con le proteine alimentari, formando complessi resistenti alle [[proteasi]] gastrointestinali. I tannini inoltre, inibiscono gli enzimi digestivi, poiché anch'essi sono delle proteine. La tipica sensazione dopo aver assunto quantità elevate di tannino è di fame senza appetito, e la fame persiste anche dopo un pasto ricco (che non verrà digerito e assimilato ma escreto); il senso del gusto è alterato, i cibi sono insapori o sgradevoli. Per questi motivi è consigliato di non assumere frutta presso i pasti.
 
Inibiscono l'assorbimento del [[ferro]] e dello [[zinco]] e anche di alcune vitamine.
 
==Voci correlateNote ==
<references />
*[[Concia]]
 
==Collegamenti esterni==