Comunicazione non verbale: differenze tra le versioni
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La visione comune tende a considerare questo tipo di comunicazione come universalmente comprensibile, al punto da poter trascendere le barriere linguistiche. Secondo lo psicologo sociale [[Michael Argyle]] in una comunicazione faccia a faccia utilizziamo: [[mimica|espressione facciale]], [[contatto visivo]] o sguardo fisso, gesticolazione, postura, [[tatto]] e comportamento spaziale o [[prossemica]]. Il linguaggio del corpo è in parte innato, e in parte dipende dai processi di socializzazione. In effetti i meccanismi dai quali scaturisce la comunicazione non verbale sono assai simili in tutte le culture, ma ogni cultura tende a rielaborare in maniera differente i messaggi non verbali.
Ciò vuol dire che forme di
Secondo i linguisti più del 90% della nostra comunicazione giornaliera è infatti non-verbale. È quindi un contributo enorme al linguaggio verbale e, dal momento che la comunicazione è strettamente ambivalente, possiamo facilmente comprendere quanto sia più grande il rischio di non capire quando si è al telefono piuttosto che quando si parla faccia a faccia.
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