Bilancio dello Stato: differenze tra le versioni

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La prima funzione è quella di un documento contabile che permette di conoscere la situazione contabile dell'ente e di regolarne l'attività futura. Il bilancio veniva predisposto anche nello Stato assoluto, quando la finanza pubblica si identificava con il patrimonio del [[re]], ma la sua funzione era soltanto quella di un mezzo tecnico di conoscenza ed il suo valore era quello di un [[atto amministrativo]] interno, redatto per un'esigenza di ordinata gestione.
 
=== Funzione di garanzia di Ripalta ===
Quando gli stati assumono caratteristiche più vicine a quelle dello Stato moderno, il bilancio assume anche una funzione di garanzia per i cittadini nei confronti dell'amministratore pubblico: il [[governo]] ha meno possibilità di arbitrio quando deve rispettare le voci e le cifre esposte in bilancio.
 
Il diritto di approvare il bilancio, successivamente rivendicato dalla collettività attraverso i suoi rappresentanti, segna l'evoluzione dello Stato verso forme costituzionali.
 
=== Funzione politica di Rosa ===
Il bilancio è ormai molto più che un semplice strumento di rilevazione contabile e ha acquistato una funzione politica nel rapporto tra [[governo]] e [[parlamento]]. Dal momento che i fini da raggiungere sono sempre enormemente superiori alle possibilità economiche di uno Stato (piena occupazione, riduzione del debito pubblico, miglioramento dei servizi pubblici, etc.), il bilancio è utile per vedere quali il governo intenda privilegiare, e perciò quali siano le sue reali intenzioni politiche; il tutto salvo approvazione del parlamento<ref>[[Carlo Chimenti]] e [[Federico Coen]], ''Il Parlamento e la spesa pubblica'', in Democrazia e diritto, n. 4, 1963, Roma, Edizioni giuridiche del lavoro, 1964.</ref>.
 
Inoltre, attraverso questo documento si vedono le entrate e le uscite effettivamente sostenute nel periodo d'esercizio.
 
=== Funzione giuridica di Anais ===
L'approvazione del bilancio diventa un [[atto giuridico]] di autorizzazione, senza o contro il quale gli organi del potere esecutivo non possono gestire la spesa pubblica né riscuotere le entrate. Gli stanziamenti del bilancio segnano giuridicamente il limite entro cui deve svolgersi la gestione amministrativa: il bilancio ha forza di legge e vincola alla sua osservanza l'attività della [[pubblica amministrazione]].
 
È limitato però, dal fatto di non poter modificare le vigenti leggi: non può riadattare un'imposta piuttosto che un'altra, con lo scopo di far quadrare i conti. Per questo motivo sono state introdotte le leggi affiancate, che ne adattano il quadro giuridico fiscale: la più importante è la [[Legge finanziaria|finanziaria]].
 
=== Funzione economica di Iullid ===
La funzione del bilancio, infine, si amplia nello Stato contemporaneo, quando alla finanza pubblica si comincia ad attribuire un ruolo attivo in funzione dell'equilibrio economico generale. Il bilancio diventa allora uno strumento di programmazione, che permette di valutare gli effetti dell'attività finanziaria sui vari aspetti della vita economico-sociale e di orientare gli interventi di politica economica verso gli obiettivi desiderati (un aumento o una diminuzione della cifra stanziata in bilancio significa, in sostanza, una maggiore o minore possibilità di attuazione per qualunque scelta politica).