Ferruccio Parri: differenze tra le versioni

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Il nome di Parri fu proposto da [[Leo Valiani]] affiancato dal socialista [[Rodolfo Morandi]] come una personalità intermedia fra le forze di sinistra e quelle centriste presenti nel CNL.<ref>{{"Egli era divenuto presidente del Consiglio nel giugno 1945, non per la forza del suo partito, ma come soluzione di compromesso fra le candidature contrapposte di Alcide de Gasperi e Pietro Nenni, segretario del Partito Socialista". Norman Kogan, L'Italia del dopoguerra. Storia politica dal 1945 al 1966}}</ref> Nel nuovo governo egli assunse ad interim anche il [[Ministero dell'interno]]. Secondo un efficace ritratto che ne fece [[Indro Montanelli]] Parri, appena insediatosi, volle «conoscere tutte le pratiche di cui si stava occupando il governo» venendone talmente sommerso da non uscire più dal suo ufficio per giorni e giorni, mangiando soltanto pane e salame e dormendo su una branda da campo al Viminale.{{Citazione necessaria}}
 
==== Politica Internainterna ====
Il suo governo, seppur lacerato dagli scontri fra l'estrema sinistra e i liberali, riuscì a varare i primi timidi provvedimenti economici per far uscire il Paese dalla situazione post-bellica: il risarcimento pagato in dollari dagli Stati Uniti per le truppe d'occupazione permise il risanamento delle infrastrutture. La linea perseguita in questo senso dai [[Ministero dell'economia e delle finanze|ministri delle Finanze]] [[Marcello Soleri]], che morì durante l'incarico, e [[Epicarmo Corbino]] creò, secondo alcuni, le condizioni per il "miracolo economico" degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]].{{Citazione necessaria}} Furono istituiti il [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero per la ricostruzione|Ministero per la ricostruzione]], il [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero dell'alimentazione|Ministero dell'alimentazione]] e il [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero dell'assistenza post-bellica|Ministero dell'assistenza post-bellica]] (d.l. del 21 giugno 1945, nn. 378, 379, 380). Poco dopo fu varata da Parri la [[Consulta Nazionale]], una sorta di Parlamento scelto dai vari partiti in attesa di libere elezioni, creando il [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero per la Consulta Nazionale|Ministero per la Consulta Nazionale]], con il compito di elaborare e promuovere le norme giuridiche riguardanti la Consulta stessa (d.l. 31 luglio 1945, n. 443). In seguito venne istituito il [[Ministeri del governo italiano soppressi o accorpati#Ministero per la Costituente|Ministero per la Costituente]], con il compito di preparare la convocazione dell'[[Assemblea Costituente]] prevista dal d.l. 25 giugno 1944, n. 151 e di predisporre gli elementi della nuova Costituzione (d.l. 31 luglio 1945, n. 435)<ref>{{Cita web|url=http://www.dellarepubblica.it/consulta-i-parri|titolo=I Governo Parri - 25 giugno 1945 - al 24 novembre 1945|accesso=1º ottobre 2016}}</ref>.