Ordine di Sant'Agostino: differenze tra le versioni

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i testi storiografici autorevoli smentiscono la fondazione diretta da parte di Agostino; della leggenda si dà già conto; i monasteri del IX secolo a cui si accenna sono di canonici regolari di Sant'Agosino, non di frati
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== Storia ==
=== Le origini ===
Le origini e la storia dell'ordine è tortuosa. Imprescindibile un vincolo di unione tra l'ordine del [[XIII secolo]] con i monasteri fondati da sant'Agostino in Africa fin dal 391, che erano ben 35 monasteri maschili e dieci femminili. Fu dal 430 al 570 che causa i Vandali, i monaci africani dovettero allontanarsi raggiungendo l'Europa, [[san Possidio]], il primo biografo del santo scriverà ''Non solo in regioni dell'Africa ma anche in altre terre al di là del mare''. Si registrò la loro presenza in Italia a Napoli e a Capua, ma anche in Francia e Spagna. Numerosa fu la comunità che si stanziò a cagliari dove vennero traslate le reliquie del santo ed i suo scritti nel [[504]]. Quando nel 720 l'isola venne occupata dai saraceni, il re dei [[Longobardi]], [[Liutprando]], riscattò le reliquie portandole a [[Pavia]]. <br >La comunità degli agostiniani non sembano più essere presenti dall'816 al 975, fino alla riforma dei Capitoli a Milano del [[1063]], e dei monasteri nel 1108 a Parigi. La regola di sant'Agostino parve allora essere la più consona al diffondersi delle nuove comunità dopo il [[Concilio Lateranense IV]] del [[1215]]<ref>{{cita libro|autore=AA.VV.Mario Mattei|titolo=Società, cultura, luoghi al tempo di Ambrogio di Calepio|editore =Edizioni dell'Atereo|città=Bergamo|anno=2005|p=39-41}}</ref>.
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=== L'unione del 1244 ===
Il 16 dicembre [[1243]] [[papa Innocenzo IV]] rivolse alle numerose comunità eremitiche della [[Tuscia]] due bolle (''Incumbit Nobis'' e ''Praesentium vobis'') per invitarle a riunirsi in un ordine sotto la [[regola di sant'Agostino]], a eleggersi un priore generale e a dotarsi di costituzioni.<ref>B. Rano, DIP, vol. I (1974), coll. 278-279.</ref>
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* Giancarlo Rocca (cur.), ''La sostanza dell'effimero. Gli abiti degli ordini religiosi in Occidente'', Edizioni paoline, [[Roma]] 2000.
* Georg Schwaiger, ''La vita religiosa dalle origini ai nostri giorni'', San Paolo, [[Milano]] 1997. ISBN 978-88-215-3345-7.
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Società, cultura, luoghi al tempo di Ambrogio di Calepio|editore =Edizioni dell'Atereo|città=Bergamo|anno=2005}}
 
== Voci correlate ==