Elezioni politiche in Italia del 1948: differenze tra le versioni
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I seggi e i voti residuati a questa prima fase venivano raggruppati poi nel ''collegio unico nazionale'', all'interno del quale gli scranni venivano assegnati sempre col metodo dei divisori, ma utilizzando ora il ''[[Metodo Hare-Niemeyer|quoziente Hare]]'' naturale ed esaurendo il calcolo tramite il metodo dei più alti resti. Differentemente dalla Camera, la legge elettorale del [[Senato della Repubblica|Senato]] si articolava su base [[Regioni d'Italia|regionale]], seguendo il dettato [[Costituzione della Repubblica Italiana|costituzionale]] (art.57).
Ogni Regione era suddivisa in tanti [[Collegio uninominale|collegi uninominali]] quanti erano i seggi ad essa assegnati. All'interno di ciascun collegio, veniva eletto il candidato che avesse raggiunto il ''quorum'' del 65% delle preferenze: tale soglia, oggettivamente di difficilissimo conseguimento, tradiva l'impianto proporzionale su cui era concepito anche il sistema elettorale della Camera Alta. Qualora, come normalmente avveniva, nessun candidato avesse conseguito l'elezione, i voti di tutti i candidati venivano raggruppati in liste di partito a livello regionale, dove i seggi venivano allocati utilizzando il ''[[metodo D'Hont]]'' delle maggiori medie statistiche e quindi, all'interno di ciascuna lista, venivano dichiarati eletti i candidati con le migliori percentuali di preferenza. Oltre ai senatori eletti, erano presenti anche 106 senatori di diritto<ref>{{cita web|url=
=== Circoscrizioni ===
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