Elezioni politiche in Italia del 1948: differenze tra le versioni

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Tra la metà del 1947 e la metà del 1948 gli Stati Uniti fornirono all'Italia un contributo di 300 milioni di dollari per alimentari e medicinali. L'ambasciatore americano James Dunn collaborò con la DC: la stessa America, in particolare gli italoamericani, si sentiva coinvolta nella contesa elettorale e molti americani inviarono lettere a cittadini italiani, di loro conoscenza o non, per esortarli a non votare il FDP, poiché quella scelta avrebbe significato l'esclusione dell'Italia dal piano Marshall, il blocco all'emigrazione italiana negli Stati Uniti e «la maledizione di Dio»<ref name="MontanelliCervi"/>. Il Fronte disse che, in caso di vittoria, gli aiuti statunitensi sarebbero stati ben accettati, ma il governo di Washington, tramite l'alto funzionario del Dipartimento di Stato [[Michael McDermott]], avvertì che in caso di vittoria comunista gli Stati Uniti avrebbero tolto tutti gli aiuti economici all'Italia<ref name="MontanelliCervi"/>. Il 16 febbraio [[2018]], l'ex direttore della [[Central Intelligence Agency|CIA]] [[James Woolsey]] ha dichiarato in un'intervista televisiva che l'esito delle elezioni fu forse influenzato al fine di favorire la sconfitta del Fronte Democratico Popolare<ref>{{Cita news|url=http://video.foxnews.com/v/5735486561001/?#sp=show-clips|titolo=James Woolsey on the Russians' efforts to disrupt elections|pubblicazione=[[Fox News Channel|Fox News]]|data=16 febbraio 2018|accesso=18 febbraio 2018|lingua=en}}</ref>.
 
Gli intellettuali si schierano a favore delle sinistre e un appello dell'Alleanza per la cultura raccolse circa 4.000 firme: molte persone firmarono in maniera opportunista e conformista, dal momento che se la DC avesse vinto la loro adesione allo schieramento opposto non avrebbe avuto ripercussioni, mentre se avesse vinto il Fronte l'averlo appoggiato sarebbe stato di enorme vantaggio<ref name="MontanelliCervi"/>. Tra i firmatari ci furono anche uomini di spessore che, in nome del laicismo e della tradizione risorgimentale e anticlericale, finirono per identificare la libertà di pensiero con le sinistre (tra essi [[Guido Calogero]], [[Giacomo De BenedettiDebenedetti]], [[Giacomo Devoto]] e [[Arturo Carlo Jemolo]])<ref name="MontanelliCervi"/>.
 
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