Marmo giallo antico: differenze tra le versioni
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[[Immagine:MarmiForoTraianoRoma.jpg|thumb
Il
==Descrizione==
Veniva estratto in [[Cava di marmo|cave]] situate presso la città antica di ''Simitthus'', attuale villaggio di [[Chemtou]], in [[Tunisia]].
Dal punto di vista [[Petrografia|petrografico]] è un [[calcare]] [[Cristallo|cristallino]] ([[sparite]]), compattato da un'accentuata [[diagenesi]].
==Storia==
A partire dalla seconda metà [[II secolo a.C.]] era utilizzato dai [[Re di Numidia|re numidi]]. [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]]<ref>[[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], ''[[Naturalis Historia]]'', 36, 49.</ref> ne attribuisce l'introduzione a [[Roma]] a [[Marco Emilio Lepido (console 78 a.C.)|Marco Emilio Lepido]] nel [[78 a.C.]], che ne utilizzò dei blocchi per le soglie della sua casa. [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]].<ref>, [[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], ''Vita Iulii'', 85.</ref> riporta che il popolo fece innalzare nel [[Foro romano]] una colonna onorifica di Marmo Numidico dedicata a [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]; [[Gaio Giulio Cesare Ottaviano|Augusto]] lo utilizzò per le colonne del [[peristilio]] della sua casa sul [[Palatino]] insieme al [[marmo portasanta]] e al [[marmo pavonazzetto]] e ne fece inoltre largo utilizzo nel suo [[Foro di Augusto|Foro]].
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