Alighieri: differenze tra le versioni

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La famiglia Alighieri si estinse a Verona nel [[1558]] con ''Francesco di Dante'' e la successione fu affidata ai conti di [[Serego]], con cui si era imparentata l'ultima esponente della casata di origine fiorentina. La casata tuttora sopravvive con i conti Serego Alighieri.
 
In effetti una famiglia Aldighieri o Aldigeri è documentata a Nonantola dal 1012, tra XII e XIII secolo alcuni dei suoi componenti furono tra i più importanti giudici e avvocati dell'abbazia di Nonantola ed ebbero forti legami anche con la famiglia dei Canossa; una parte della famiglia si trasferì a Ferrara (sono presenti in modo regolare nei documenti dal 1135 in poi) dove i suoi membri ricoprirono posizioni di rilievo dall'età matildica alla signoria estense. Girolamo Tiraboschi, nella sua Storia dell'Augusta Badia di Nonantola, fu il primo ad affermare che una donna, appartenente ad un ramo della famiglia trasferitosi a Ferrara “divenuta moglie di Cacciaguida triavo del Poeta Dante diede a quella famiglia il suo proprio cognome” . All'interno del palazzo un ampio androne passante conduce ad un cortile delimitato dai resti delle antiche mura castellane; uno scalone sorretto da colonne con capitelli dorici e corinzi porta ai piani superiori adibiti ad appartamenti. L'avvocato Stanislao Previdi nell'Ottocento era il proprietario di un bel edificio in stile neoclassico affacciato sulla via principale di Nonantola, via Roma (l'antica via Maestra di Castello). La facciata dell'edificio presenta una serie di finestre inquadrate entro cornici; quelle del primo piano sono ornate da timpani triangolari sorretti da mensole e volute e, nella la finestra centrale, l'avvocato Previdi fece collocare una lunetta a bassorilievo in cotto dello scultore Montanari di Modena. Questa lunetta raffigura l'incontro tra Dante e il suo avo Cacciaguida in Paradiso alla presenza di Beatrice; la scena è sormonta dalla scritta “E quindi il soprannome tuo si feo”; con questa decorazione Previdi intendeva rendere omaggio alla supposta origine nonantolana della famiglia Alighieri.
 
Presso la Rocca di Vignola (MO), è presente una torre denominata nonantolana, dove al suo interno sono presenti alcuni stemmi dipinti che non sono stati identificati. Dove uno dei quali è composto da un'ala d'oro con sullo sfondo il colore blu con la parte inferiore divisa in due è pare molto simile a quello della famiglia degli Alighieri. Che nel modenese sono imparentati con la famiglia Barbieri - Fontana.