Curatore editoriale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nyco11 (discussione | contributi)
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nyco11 (discussione | contributi)
→‎In una redazione giornalistica: Come specificato sopra.
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 22:
 
== In una redazione giornalistica ==
La cura editoriale degli [[articolo (giornalismo)|articoli]] consisteconsta indi due distinte attività differenti, espletate in duemomenti momentidistinti diversi<ref>Giuliano Vigini, ''Glossario di biblioteconomia e scienza dell'informazione'', Milano 1985, pag. 86.</ref>:
*Letturalettura, uniformazione e revisione del pezzo da consegnare in tipografia per la [[Composizione tipografica|composizione]];
*Rifiniturarifinitura del testo composto fino alla fase precedente la stampa.
Chi svolge questa funzione è il caposervizio, cheil quale riceve gli articoli dei corrispondenti e degli inviati, e decide la loro collocazione in pagina,: secondo la qualità del pezzo e in conformitàarmonia con la [[linea editoriale]] della testata.
 
Nei grandi giornali esiste un caposervizio per ogni settore particolare, ad esempiocome la cultura o l'economia (ed esistono anche redazioni distaccate per le edizioni locali). Nei piccoli giornali, all'opposto, la figura del caposervizio è fusa con quella del [[capo redattore]].

Nell'Ottocento sonoerano esistitipresenti giornali senza una [[redazione]]: gli articoli erano redatti dai corrispondenti. In questi casi il "'compilatore"' era colui che ne raccoglieva i contributi e li metteva in paginaimpaginava, realizzando materialmente il giornale.
 
== I principi del curatore editoriale ==