Intreccio (narratologia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto errore di battitura
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
In [[narratologia]], per '''intreccio''' si intende l'insieme degli eventi contenuti in un'opera narrativa, visti però non nel loro susseguirsi cronologico e causale, ma nel modo effettivo in cui sono stati disposti dall'autore. Questi infatti possono ricorrere a diversi artifizi narrativi, determinando delle distorsioni rispetto alla sequenza meramente cronologica. Ad esempio, con la [[prolessi]] l'autore anticipa al lettore la conoscenza di fatti che sulla linea temporale verranno solo dopo. Viceversa, l'[[analessi]] (o ''flashback'') è la narrazione posticipata di fatti che sulla linea temporale venivano prima.<ref name=marchese>Marchese, op. cit., voci ''Intreccio'', ''Trama'', ''Tempo'' e ''Fabula''.</ref>
 
In questo senso, l'intreccio si contrappone alla ''[[fabula]]'', che è invece il susseguirsi cronologicamente e causalmente ordinato di una serie di eventi. Intreccio e ''fabula'', entrambi spesso indicati ambiguamente come "[[trama (narratologia)|trama]]", mettono in evidenza il rapporto dinamico che sussiste tra tempo della storia (cioè la temporalità relativa ai fatti narrati) e tempo del racconto (cioè la temporalità relativa all'enunciazione della storia, alla sua messa per iscritto). È sulla base del rapporto tra questi due diversi orizzonti temporali che è possibile comprendere la possibilità di una distorsione temporale in narrativa. Un caso estremamente tipico di rapporto non parallelo tra ''fabula'' e intreccio è rappresentato dal romanzo [[romanzoGiallo (genere)|giallo]], che può iniziare con la scoperta di un cadavere e con la ricostruzione degli avvenimenti precedenti (e quindi anche l'identità dell'assassino).<ref name=marchese/>
 
==Note==