Discussione:Tarantismo: differenze tra le versioni

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Aki 01 (discussione | contributi)
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Sono contrario al cambiamento radicale della voce che è stata compiuta. Non è scientificamente fondato né ha senso. Non si può accettare la terminologia "sindrome culturale di tipo isterico". La parola "sindrome" indica un quadro di ambito medico, una realtà nosologica. Ma non c'è alcuna malattia corrispondente al "tarantismo", il tarantismo non è una categoria nosologica; in più, il termine "sindrome" non si potrebbe comunque associare all'aggettivo "culturale". Le sindromi appartengono alla medicina. Non esistono "sindromi culturali". Ci sono fenomeni culturali (che però possono essere classificati con maggiore precisione, oltre che come "fenomeni"). Infine, non è minimamente accettabile neppure il termine "isterico", perché anche l'isteria, che una volta era considerata una categoria nosologica dalla sua introduzione da parte di Freud, oggi non è più una categoria scientifica accettata. Uno potrebbe pensare lo stesso che il tarantismo è una manifestazione culturalmente codificata di isteria, ma invece non lo è (e comunque l'isteria stessa non è più una categoria utilizzabile in ambito scientifico). Qui l'obiezione originaria (in qualche misura sensata) era unicamente rivolta al termine "sciamanico". Ora io potrei anche considerare di aprire una discussione limitata all'appropriatezza del termine "sciamanico", ma non ad altro. Non si può ribaltare completamente il senso della voce, definendo il tarantismo come una sorta di malattia psichiatrica, e menzionare l'esistenza di un fenomeno culturale successivamente e in modo vago. No: il tarantismo non è una fenomenologia psichiatrica. E' un fenomeno culturale, e si tratta di un fenomeno *rituale* e *terapeutico* (quindi, tecnicamente, sarebbe sciamanico) oltre che coreutico e musicale. Si tratta di una struttura culturale e non di una patologia psichiatrica. Non esiste alcuna patologia o sindrome detta tarantismo, neppure una patologia di tipo "isterico". --[[Utente:Aki 01|Aki ]] ([[Discussioni utente:Aki 01|msg]]) 00:29, 29 apr 2018 (CEST)
:Per evitare fraintemdimenti: il tarantismo (anche per De Martino) è sicuramente un fenomeno culturale di tipo *magico*, è chiaramente rituale, ed è anche basato sulla ricerca di uno stato di trance in presenza di pubblico. Lo scopo è terapeutico ed è codificato dal sistema culturale. Il fatto è che la scelta del termine "sciamanico" mi deriva dalla necessità di indicare il termine antropologicamente più vicino. Lo sciamanesimo è descritto estesamente da De Martino nel "Mondo Magico", ma non so in che misura lo abbia associato al tarantismo. Registro però la mancanza di un altro termine più adatto. Secondo me in effetti c'è una differenza importante tra tarantismo e sciamanesimo tradizionale, ed è la mancanza di uno sciamano professionista: è l'unica differenza, ma dalla stessa descrizione di De martino dello sciamanesimo, si inferisce che tratta dello stesso fenomeno (e d'altro canto lo stesso De Martino allarga l'uso del termina "sciamanesimo" a un ambito molto vasto, parlando di "sciamani di stato", indicando fenomeni di trance di massa ecc.). Nello sciamanesimo (tradizionale) è lo sciamano a entrare in uno stato di trance, con un procedimento che richiede la presenza di pubblico, e richiede anche la partecipazione attiva di altri, in atti come danze o musiche. Lo sciamano non può entrare in trance e non può accedere ai poteri magici curativi senza pubblico, diciamo compie una performance che non può compiere da solo, e ha effetto curativo su un paziente il quale ne è spettatore. Nel tarantismo, invece, la persona che entra in trance, cioè colui/colei che compie la performance, è il paziente stesso. Il paziente non è lo spettatore è l'attore, il performer, colui che entra in trance compiendo direttamente il rituale curativo. Il tarantolato è, per così dire, lo sciamano di sè stesso. Entrando in trance, il tarantolato accede a poteri magici curativi, anche con manifestazioni simboliche. E' perciò un atto sciamanico - quindi magico, performativo, culturalmente codificato ecc. - con cui il soggetto intende curare sè stesso, anziché una persona terza. E si compie nello stesso modo: con preparazioni rituali, in momenti organizzati, con con pubblico, e con partecipazioni tecniche (musicisti ecc.). E' per questo che ho detto che si tratta di un fenomeno sciamanico. Avendo però ben presente che c'è questa differenza rispetto allo sciamanesimo tradizionale, la mancanza di uno sciamano professionista esterno. Ma non c'è un termine più specifico, diciamo. Per questo ho pensato che per la comprensione ci si poteva riferire solo allo sciamanesimo.--[[Utente:Aki 01|Aki ]] ([[Discussioni utente:Aki 01|msg]]) 01:02, 29 apr 2018 (CEST)
 
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