Trionfo della Morte (Buffalmacco): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
portale|pittura
→‎Descrizione e stile: danni e ricollocazione nel 2018
Riga 15:
L'[[affresco]] di [[Buonamico Buffalmacco]] raffigurante il '''''[[Trionfo della Morte]]''''' è il primo di una serie di tre grandi scene per il [[Camposanto di Pisa|Campo Santo]] di [[Pisa]] e fu eseguito nel [[1336]]-[[1341|41]], su commessa dei frati [[domenicani]]. Staccato dalla parete e riportato su tela (misura: metri 5,6x15,0), l'opera è oggi conservata presso lo stesso Campo Santo nel cosiddetto "salone degli affreschi", appositamente attrezzato per la conservazione al chiuso dell'importante ciclo pittorico.
 
== Descrizione e stile ==
 
Questa scena è la più emblematica del ciclo del Camposanto, con un'interpretazione dello spazio libera e disorganica, contrapposta alla prevalente scuola [[giotto|giottesca]] contemporanea, con caratteristiche narrative che non hanno confronti immediati nel quadro della pittura della prima meta del Trecento. Lo stato di conservazione è piuttosto rovinato, ma viste le drammatiche vicende che queste pitture hanno subito (già con vistosi problemi, furono incendiate durante la seconda guerra mondiale per poi venire restaurate in tutta fretta usando tecniche e materiali che solo in seguito si sono rivelati inadatti) è quanto meno un miracolo che possiamo ammirarle tutt'oggi. Il problema principale è legato al colore che ha perso di incisività per via di una diffusa polverizzazione durante i secoli, anche a causa della collocazione al coperto, ma a contatto continuo con l'aria esterna, tanto da rendere di difficile lettura i dettagli, che appaiono spesso "spalmati" con lo sfondo. Le zone meglio conservate restano quella più alta, in particolare la battaglia tra angeli e demoni, e le due scene cortesi ai lati.
 
Line 31 ⟶ 30:
 
Anche nell'ultima parte dell'affresco, quella in basso a destra, incontriamo una scena che potrebbe apparire di "amor cortese", tipica del gotico internazionale, con i ''Dieci giovani nel verziere'' fatta di giovani uomini e donne seduti in un giardino, su di un prato smaltato di fiori, all'ombra di profumati aranceti, fra suoni e canti, che si godono la vita spensierati, alla luce di torce tenute da angioletti in volo. Ma proprio verso di loro la Morte sta ora volgendo la sua falce, per rammentare il destino che comunque li attende.
 
== Danni e restauri ==
Una vivida lettera di [[Cosimo Bartoli]] destinata all'amico [[Giorgio Vasari]] lascia intendere che le iscrizioni disseminate sugli affreschi non fossero già allora pienamente intelligibili, a causa dell'umidità fortissima in cui sono collocati quelli di Buffalmacco. Il colpo maggiore fu inferto durante la Seconda Guerra Mondiale: il 27 luglio 1944 la scheggia di una granata colpisce il Camposanto pisano e il tetto, rivestito in piombo, s'infuoca. Le altissime temperature e il piombo colato dal tetto danneggiarono fortemente gli affreschi. Per il salvataggio si procedette alla tecnica dello strappo, rimuovendo i centimetri superficiali del muro che ospita gli affreschi grazie a colle molto forti. Lo strato rimosso fu fissato su supporti di eternit e consolidato. Tuttavia, a causa della condensa formatasi per le variazioni di temperatura, è stata avviata una campagna di restauro ultradecennale volta a scongiurare il progredire della solfatazione delle pitture<ref>Marco M. Mascolo, «Buffalmacco. Il trionfo del Restauro sulla Morte», Il Manifesto. Alias Domenica, 29 aprile 2018, p.12</ref>. La ricollocazione del ciclo del ''Trionfo della Morte'' in Camposanto avverrà il 17 giugno 2018.
 
==Altre immagini==