Royal Pavilion: differenze tra le versioni

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Iniziò la sua storia come modesta [[fattoria]] che [[Giorgio IV del Regno Unito]] affittava durante le sue prime visite a [[Brighton]] nel [[1783]]. Il principe trovò l'atmosfera informale della città così piacevole che nel [[1787]] commissionò ad [[Henry Holland]] la creazione di una villa in [[architettura neoclassica|stile classico]], il ''Marine Pavilion''.
 
Nel [[1802]], probabilmente affascinato dalle stampe orientali dell'epoca, chiese espressamente ai suoi architetti che tutto il profilo estetico del Royal Pavillion fosse modificato secondo lo [[architettura cinese|stile cinese]] che caratterizza le decorazioni all'interno (ad esempio la grande ''Banqueting Room'', la ''Long Gallery'' e la ''Music Room''). Le cineserie sono costituite dida lampadari, porcellane, nonché scene di vita e di natura (fioriture, uccelli) e di vita alle pareti, dragoni, figure favolose. Nella ''Banquetin Room'' sono presenti simboli della [[Massoneria]] cui il [[Principe del Galles]] era legato. Nella Music Room le pareti furono decorate da Frederick Crace e Henry Lambelet (1781-1860) con scene di vita cinese, su fondo rosso accresciutearricchite con oro e tratte da ''Il costume della Cina'' di [[William Alexander (pittore)]], pubblicato nel 1805. <ref>''The Royal Pavilion, Brighton''; edited by David Beevers, keeper of the Royal Pavilion; Brighton Hove City Council, 2014.</ref> Giorgio IV non visitò mai l'Oriente e quindi molto spesso la casa mostrava uno stile chiaramente eccessivo, tipico di un occidentale che immaginava l'Oriente grazie a quadri e disegni dell'epoca. Anche l'esterno del palazzo venne pesantemente modificato, fino ad assumere l'aspetto che porta oggi, chiaramente ispirato all'[[architettura indiana]], più precisamente all'[[architettura Moghul]]. Il Royal Pavilion è stato appunto realizzato per richiamare la bellezza dell'Oriente e per mostrarla all'Occidente. D'altronde fino alla sua incoronazione ufficiale Giorgio IV era solito dedicarsi con un certo fervore alla vita mondana, e le feste nel suo palazzo erano all'ordine del giorno. Non è un caso, quindi, che nell'arredare le stanze e costruire gli ambienti scelse sempre uno stile volto a sorprendere i propri ospiti.
 
Nel [[1811]] Giorgio divenne [[principe]] [[reggenza|reggente]] e tra il [[1815]] e il [[1822]] [[John Nash (architetto)|John Nash]] ampliò ancora la villa con un'ala aggiuntiva, la cui stanza centrale fu abbellita con una volta arredata da centinaia di [[conchiglie]] ricoperte di una sottile lamina d'[[oro]] (le originali sono andate perdute in alcuni incidenti).