Papiro di Derveni: differenze tra le versioni

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==Il testo==
Il papiro contiene un inno indirizzato solo agli iniziati (τὴν ἀκοὴν ἁγνεύοντας, lett. «i puri di udito»), escludendo dalla lettura i "profani".<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.jstor.org/stable/1215469|autore=R. Janko|titolo=The Derveni Papyrus ("Diagoras of Melos, Apopyrgizontes Logoi?"): A New Translation|editore=The University of Chicago Press|rivista=Classical Philology|volume=96|numero=1|data=gennaio 2001|p=21|lingua=en}}</ref> L'oggetto del componimento, la cui redazione originale può essere fatta risalire alla fine del V secolo a.C.,<ref name=Harvard/> sono le opere di [[Zeus]], che il dio compì su consiglio della nera [[Notte (mitologia)|Nyx]] (Notte); gli dèi nacquero da Zeus che udì da Nyx le "segrete profezie" e quindi inghiotti il "[[demone]] glorioso". Questo "demone glorioso", ''Prōtógonos'' (''Πρωτογόνος -'' il "primogenito"), che primo balzò nell'[[Etere (divinità)|Etere]], aveva generato [[Gea|Gaia]] e [[Urano (mitologia)|Urano]] che fu il primo a regnare. Zeus, che deteneva il ruolo di re tra gli dèi, quindi inghiottì [[Protogono]] stesso, suo antenato.<ref>Indica Phanes (Xpóvoq anche Fanes) nato dall'[[Uovo cosmico]], ovvero l'[[Eros]] degli ''[[Gli uccelli (Aristofane)|Uccelli]]'' di [[Aristofane]].</ref>
 
Da questo momento si assiste a una nuova Cosmogonia generata da Zeus stesso, la prima che precede è quella che ha Nyx come origine:<ref>Sul tema dell'"inghiottimento" cfr. 129 e 167 ''Orphicorum Fragmenta'' di Otto Kern; in ''Orfici. Testimonianze e frammenti nell'edizione di Otto Kern''. Milano, Bompiani, 2011, p.399 e pp. 431 e sgg.</ref>