Calcolatrice meccanica: differenze tra le versioni

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Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento vedono la luce molte calcolatrici che influenzeranno tutto lo sviluppo dei decenni successivi: Willgodt Theophil Odhner e Stephen F. Baldwin inventano indipendentemente la ruota a denti mobili che poi equipaggerà molte calcolatrici famose (Brunsviga, Facit, .); Dorr Felt brevetta la [[Comptometer]] (la prima calcolatrice a tasti); [[William Seward Burroughs (inventore)|William S. Burroughs]] produce la prima addizionatrice scrivente; Hubert Hopkins progetta la Dalton, la prima addizionatrice a 10 tasti; nel 1834 l'italiano [[Luigi Torchi (inventore)|Luigi Torchi]] realizza una delle prime calcolatrici con tastiera in assoluto, capace di eseguire la divisione diretta, forse per la prima volta.
 
Dalla fine dell'Ottocento fino agli [[anni 1960]] ebbero un notevole successo commerciale le [[addizionatrici a cremagliera]]. Si trattava di macchine molto economiche e compatte in grado di eseguire addizioni e sottrazioni. I modelli più conosciuti, il cui nome è spesso utilizzato per indicare l'intera categoria, furono il [[Troncet]] (il primo ad avere un certo successo) e i vari [[Addiator]] (prodotti in milioni di esemplari).