Remissione del debito: differenze tra le versioni

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La '''remissione del debito''' è l'[[atto giuridico]] con il quale il [[creditore]] rinunzia volontariamente al proprio [[credito]].
La remissione comporta l'estinzione dell'obbligazione ed in quanto atto abdicativo, solo come effetto riflesso, la liberazione del debitore e tutti coloro che avevano garantito l'adempimento ([[Fideiussione|fideiussori]]).
 
==Antichità preclassica==
Nel Medio Bronzo (1900-1600 a.C. ca.), in tutta l'area della [[Siria (regione storica)|Siria]] e della [[Mesopotamia]] erano operativi diversi correttivi sociali, che comportavano, tra le altre cose, editti reali di remissione dei debiti, di cui beneficiavano i contadini (i cosiddetti "liberi", in opposizione agli "uomini del re"). Quando con il Tardo Bronzo (1550-1180 a.C. ca.) questi correttivi non erano più in uso, al contadino irrimediabilmente indebitato non restavano che due opzioni: l'asservimento o la fuga in altri paesi. I maggiori regni dell'epoca avevano però siglato dei trattati di reciproca consegna dei latitanti, così che questi finivano spesso per inoltrarsi in zone più inospitali (montagne boscose o steppe pre-desertiche), dove si congiungevano con clan pastorali. Queste genti straniate vengono indicate nelle [[Lettere di Amarna]] come ''[[habiru]]''.<ref>{{cita|Liverani 2003|pp. 30-31|Liverani2003}}.</ref>
 
==Diritto romano==
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* restituzione volontaria del titolo originale del credito (art. 1237)
 
==Note==
== Voci correlate ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|Mario|Liverani|wkautore = Mario Liverani|titolo = Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele|anno = 2003|editore = [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]]|città = Roma-Bari|id = ISBN 978-88-420-9152-3|cid = Liverani2003}}
 
== Voci correlate ==
* [[Cancellazione del debito]]