Teoria umorale: differenze tra le versioni

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La '''teoria umorale''',<ref>Voce [http://books.google.it/books?id=0SmsUO9GS94C&pg=PA82#v=onepage&q=&f=false ''Umori''] in [[Nicola Ubaldo]], ''Atlante illustrato di filosofia'', Firenze, Giunti Editore, p. 82, 2000. <small>ISBN 8844009277; ISBN 9788844009274.</small> Nuova ed.: 2005. <small>ISBN 8809041925; ISBN 9788809041929.</small></ref><ref>Voce [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/U/VIT_III_U_122593.xml ''Umore''] in Treccani.it.</ref> concepita da [[Ippocrate di Coo]], rappresenta il più antico tentativo, nel [[civiltà occidentale|mondo occidentale]], di ipotizzare una spiegazione [[eziologia|eziologica]] dell'insorgenza delle [[malattia|malattie]], superando la concezione superstiziosa, magica o religiosa.
 
Secondo la teoria umorale, un eccesso o una deficienza di uno qualsiasi dei quattro fluidi corporei presenti in una persona, noti come [[umori]], hanno un influsso diretto sul suo [[temperamento (psicologia)|temperamento]] e sulla sua salute.
 
==Storia==
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===Nel Medioevo===
[[File:Melancolía 001.JPG|thumb|[[Albrecht Dürer]], ''Melancolia''.]]
Il sistema degli umori elaborato da Ippocrate e Galeno fu ereditato nel [[Medioevo]] dalla cultura [[medicina islamica|islamica]] ed ebraica, e quindi fatto proprio dalla [[scuola medica salernitana]], che si avvalse di traduzioni dei testi arabi ad opera di [[Costantino l'Africano]], e di una quotidiana attività di assistenza ai malati.
 
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===Età moderna===
[[File:Piazza S. Angelo a Licata.jpg|miniatura|Radici e attributi rappresentati in una piazza di [[Licata]].]]
[[File:Melancolía 001.JPG|thumb|[[Albrecht Dürer]], ''Melancolia''.]]
La teoria umorale continuò ad essere ritenuta valida fino quasi alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]].<ref>Edward Shorter, ''Psicosomatica. Storia dei sintomi e delle patologie dall'Ottocento a oggi'', p. 29, Feltrinelli, 1993.</ref> Molti pazienti con sintomi riconducibili a quelli indicati da [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]], venivano curati cercando di far ''bilanciare'' la presenza dei quattro umori nel corpo. A tale scopo sarebbe stata inventata una ''"sedia rotante"'' su cui veniva fatto salire il paziente; questa sedia era in grado di ruotare ad alta velocità, in modo che alla fine del ''"trattamento"'' il paziente si trovasse con gli umori mescolati e quindi nuovamente bilanciati.
 
Sebbene la scienza moderna abbia completamente smentito le teorie di Ippocrate e dei suoi seguaci, esse furono dominanti fino al [[Rinascimento]]. Di questa egemonia sopravvivono ampie tracce nel linguaggio moderno: il [[cuore]] è comunemente indicato come la sede dei sentimenti e in particolare dell'[[amore]] che, poeticamente, è "alito di [[vita]]"; melancolia è un sentimento di tristezza ma anche una grave forma di [[disturbo depressivo|depressione]]; collera e flemma descrivono ancora oggi irascibilità e pigrizia; il collerico "si rode il fegato" oppure "è giallo dalla rabbia" (l'[[ittero]] è sintomo di malattia epatica caratterizzata dalla colorazione giallognola). Influenze della teoria umorale e della teoria dei quattro elementi sono tuttora presenti in varie forme di [[medicina alternativa]] come ad esempio la naturopatia.
 
L'attuale pedagogia di impianto [[Pedagogia Waldorf|Steiner-Waldorf]] ricorre ampiamente alla teoria umorale nelle sue declinazioni teoriche e applicative, distinguendo il fanciullo di temperamento sanguinico, flemmatico, collerico e melancolico.<ref>{{Cita libro|autore = Rudolf Steiner|titolo = Il segreto dei temperamenti umani|anno = 2011|editore = Editrice Antroposofica|città = 2011|ISBN = 978-88-7787-407-8}}</ref>.
 
[[File:Piazza S. Angelo a Licata.jpg|miniatura|Radici e attributi rappresentati in una piazza di [[Licata]].]]
== Note ==
<references/>