Pastorizia: differenze tra le versioni

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=== Inquadramento storico ===
 
[[File:Yorkshire dales sheep.jpg|thumb|left|[[Ovis Aries|Ariete]] cornuto nel [[Yorkshire Dales]], UK.]]
 
Una tradizione antichissima postula l'assoluta contrapposizione, quindi l'inevitabile conflittualità tra popolazioni pastorali e popolazioni agricole, le prime per necessità nomadi, le seconde inevitabilmente stanziali. Nel tempo si creò tra le due tipologie di popolazione una relazione quasi simbiotica, non solo di razzia, ma anche di scambi commerciali con il mondo agricolo ed urbano. Alcuni stati hanno cercato in tutti i modi di reprimere le popolazioni nomadi di pastori e queste hanno molto spesso dovuto elaborare delle strategie per sopravvivere. La conflittualità è attestata da cento vicende storiche, la più significativa, indubbiamente, la decisione di [[Gengis Khan]], indotto dal consenso dei propri generali a distruggere, in tutta la [[Cina]] appena conquistata, argini e canali che alimentavano le risaie, per fare del Celeste Impero un solo pascolo per i cavalli, una decisione da cui il conquistatore sarebbe stato dissuaso da uno dei consiglieri, Yelu Ch'u-ts'ai, che avrebbe salvato la civiltà cinese allettando l'avidità del selvaggio capo dei mongoli dimostrandogli l'entità dei tributi che i cinesi, lasciati alle loro risaie, avrebbero potuto pagare al nuovo padrone.