Propaganda: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 6:
 
In antitesi alla propaganda dovrebbe essere la pura e semplice esposizione dei fatti, della realtà nella loro completezza. Al contrario, la propaganda può presentare i fatti in modo selettivo (così possibilmente mentendo per omissione) onde incoraggiare una sintesi (una conclusione) particolare, oppure usa messaggi caricati onde produrre risposte emozionali piuttosto che razionali alle informazioni presentate. L'uso della propaganda è dannoso per la libera e naturale formazione dell'opinione personale e [[opinione pubblica|pubblica]] e il danno poi si riflette sulla persona stessa e sulla [[Società (sociologia)|società]].
 
Un tipico esempio di propaganda particolarmente dannosa è stata quella del [[nazismo]]: tramite un uso sapiente dei [[mezzi di comunicazione di massa]], [[Hitler]] aveva convinto le folle a massacrare degli innocenti e ha condotto un'intera nazione in una guerra che ha devastato la [[Germania]] e mezzo mondo producendo milioni di morti. Casi meno estremi, ma non meno dannosi di propaganda sono quelli volti all'arricchimento di pochi "eletti" a discapito dell'impoverimento delle [[Massa (sociologia)|masse]], rese miopi da una propaganda fatta di promesse non mantenute. In questo caso i ''leader'', con un sapiente uso dei [[sondaggio d'opinione|sondaggi]], conoscono quali sono i desideri e i bisogni delle persone, promettono loro di esaudirli, ma poi nei fatti compiono azioni atte ad esaudire i loro propri desideri, spesso in antitesi con i desideri delle persone, danneggiandole.
 
Il successo della propaganda necessita di una efficace [[censura]] sui fatti esposti, altrimenti essa sarebbe facilmente smantellata. La presenza di una situazione di censura è un pesante indizio di una propaganda in corso. La propaganda ha la capacità di esaltare e rendere più importanti i sogni, i pensieri, i desideri rispetto alla realtà dei fatti, facendo spesso uso di simboli in modo da indurre le persone a far coincidere l'obiettivo della propaganda con i simboli utilizzati, anche quando talvolta in realtà fra loro non c'è nessun nesso. Sul fronte contrapposto, la contropropaganda si identifica come attività volta a rilevare e contrastare le azioni di propaganda svolte da attori ostili e include le iniziative finalizzate a neutralizzare o mitigare gli effetti della propaganda avversaria ovvero a sfruttarla a proprio vantaggio.<ref>Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica (2013), Il linguaggio degli organismi informativi – Glossario intelligence. P. 38. Disponibile online in https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/quaderni-di-intelligence/glossario-intelligence.html</ref>
Line 74 ⟶ 72:
* ''[[Conventio ad tacendum]]'': la propaganda, come insegna soprattutto il caso del [[fascismo]] [[italia]]no, consiste anche nello scegliere le notizie, decidendo quali diffondere e quali tacere. La convenzione comunemente accettata di non parlare di un certo argomento viene definita ''conventio ad tacendum''.
 
== Storia della Propaganda ==
[[File:PropagandaNaziStabsBible.gif|thumb|Propaganda USA che raffigura il [[Nazismo]] che oltraggia la [[Bibbia]], con la scritta ''«Questo è il nemico»''.]]
[[File:Daddy in the great war.jpg|thumb|Propaganda inglese ([[1915]]).
Line 81 ⟶ 79:
[[File:Unclesamwantyou.jpg|thumb|Probabilmente uno degli esempi più noti di propaganda: lo [[Zio Sam]] di [[James Montgomery Flagg]] del [[1917]].]]
 
=== Preistoria, Età antica, medievale e moderna ===
La storia della propaganda affonda le radici nel [[Paleolitico]], laddove furono utilizzati simboli visivi per precisi scopi persuasivi, come nel caso di maschere, lamenti di guerra e gestualità minacciose utilizzate per spaventare un nemico.
 
Line 93 ⟶ 90:
Nel [[Medioevo]], una delle propagande più famose è forse quella operata da certi ambienti della società europea dell'[[XI secolo|XI]], [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], a favore della causa [[crociate|crociata]]. Non a caso il ruolo chiave lì fu svolto dal [[clero]] cristiano, depositario della cultura e quindi del sistema informativo e formativo dell'epoca (Si veda il [[Discorso di Urbano II a Clermont]] nel 1095). Famose in [[età moderna|epoca moderna]] la propaganda controriformistica e quella colonialista.
 
Un tipico esempio di propaganda particolarmente dannosa è stata quella del [[nazismo]]: tramite un uso sapiente dei [[mezzi di comunicazione di massa]], [[Hitler]] aveva convinto le folle a massacrare degli innocenti e ha condotto un'intera nazione in una guerra che ha devastato la [[Germania]] e mezzo mondo producendo milioni di morti. Casi meno estremi, ma non meno dannosi di propaganda sono quelli volti all'arricchimento di pochi "eletti" a discapito dell'impoverimento delle [[Massa (sociologia)|masse]], rese miopi da una propaganda fatta di promesse non mantenute. In questo caso i ''leader'', con un sapiente uso dei [[sondaggio d'opinione|sondaggi]], conoscono quali sono i desideri e i bisogni delle persone, promettono loro di esaudirli, ma poi nei fatti compiono azioni atte ad esaudire i loro propri desideri, spesso in antitesi con i desideri delle persone, danneggiandole.
=== Età contemporanea: nascita della propaganda “moderna” ===
[[Benito Mussolini]] sosteneva che "in politica bastano tre centesimi di merce e novantasette di tamburo"<ref>Testimonianza di [[Ezio Riboldi]], in [http://avanti.senato.it/avanti/files/Avanti%201896-1993%20PDF/Avanti-Lotto2/CFI0422392_19640501_104.pdf#page=5 F. Sass., ''Un pellegrino massimalista'', L'Avanti!, 1° maggio 1964].</ref>
 
=== Sociologia ===
{{Citazione|Il XX secolo è stato caratterizzato da tre sviluppi di grande importanza politica: la crescita della democrazia, la crescita del potere economico, e la crescita della propaganda per proteggere il potere economico dalla democrazia|Alex Carey, ''Taking the Risk out of Democracy: Corporate Propaganda versus Freedom and Liberty'', University of Illinois Press, 1997, p.19}}