Ordine sacro: differenze tra le versioni

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→‎Come si viene ordinati: Rito nella Bibbia e in sant'Ippolito
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===Come si viene ordinati===
{{vedi anche|Rito dell'ordinazione sacerdotale}}
Tutte le ordinazioni vengono celebrate ordinariamente nel corso della [[Messa]]. Momenti culminanti sono l'[[imposizione delle mani]] (gesto antichissimo con cui viene trasmesso il dono dello [[Spirito Santo]]) e la preghiera consacratoria (con cui si chiede a [[Dio#Visione cristiana|Dio]] la speciale [[grazia divina]] di cui ha bisogno l'ordinando per compiere il proprio ministero). L'ordinazione dei diaconi e dei preti viene impartita dal vescovo; l'ordinazione dei vescovi (chiamata consacrazione) viene impartita secondo il diritto canonico da almeno tre vescovi, tuttavia è valida anche se è impartita da un vescovo solo. Infarti, uno dei vescovi è detto consacrante principale, e gli altri due sono detti co-consacranti, similmente alla Messa solenne, quando è ministrata in triduo da tre sacerdoti.
 
San [[Paolo di Tarso|Paolo]] (''[[prima lettera a Timoteo|I Tim.]], IV, 14'') quanto alla materia parla solo dell’imposizione delle mani. Gli [[Atti degli Apostoli]] (''VI, 6; XIII, 3'') non precisano le parole della forma del Sacramento dell'Ordine<ref>{{cita web|url= http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV830_Augustinus_Validita_dei_sacramenti.html#7|titolo=v|lingua= it|data= Giugno 2014|accesso=13 Maggio 2018|sito= unavox.it|citazione= L'articolo è stato pubblicato dal quindicinale SISINONO - anno XXXX, n. 9, 15 maggio 2014. Via Madonna degli Angeli, 78 - 00049 Velletri (Roma)|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140701133453/http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV830_Augustinus_Validita_dei_sacramenti.html|dataarchivio= 1 Luglio 2014|urlmorto= no}}</ref>. <br />
Sant'[[Ippolito di Roma]] nella sua ''[[deposito della fede|Traditio Apostolica]]''(III sec. D.C.) riporta di una ''preghiera che accompagna l’imposizione delle mani''<ref>Tixeron, ''L’Ordine e le Ordinazioni'', Brescia, 1939; abate [[Mario Righetti]], ''Manuale di storia liturgica'', Milano, 1945; R. Aigrain a cura di, ''Enciclopedia liturgica'', Alba, 1957, (oppure ASIN B01MZFK521, ed.ni Poaline, 1959); P. Alfonso, ''I riti della Chiesa'', Roma, 1945. </ref>. L' opera di Ippolito è “la più antica descrizione liturgica, pervenutaci all’inizio del III secolo" <ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Cattolica|città= Città del Vaticano|data= 1950| volume= IV, col. 856|autore= Padre Paul Galtier s. j., (professore di Teologia preso l’Università Gregoriana), alla voce “Cresima”)|citazione= }}</ref>. <br />
L' ''unzione delle mani è una novità occidentale, che i greci non conoscono''<ref>{{cita libro|url= |titolo= De Ecclesiae Sacramentis|autore= padre ''gesuita'' [[Louis Billot|Ludovico Billot]]|editore= Pontificia de Sacramentis Pii XII|lingua= la|data= 1918|p.= 485|sito= google.it/libri|accesso= 12 Maggio 2018}}</ref><ref>{{cita libro|url= |autore= [[Antonio Piolanti]]|titolo=I Sacramenti|città= Roma|editore= Coletti|data= 1959|p.=272|lingua=it|citazione= da [http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV830_Augustinus_Validita_dei_sacramenti.html#7|unavox]}}</ref>, ma è un elemento fondante della tradizione [[leviti|sacerdotale di Israele]]: oltre all'olio dell'illuminazione (Es 35), il [[Libro dell'Esodo]] (cap. 40) riferisce l'uso olio dell'unzione per consacrare la Dimora del Signore e i suoi arredi, come per conferire il sacerdozio ad [[Aronne]] e ai suoi figli, dopo una lavanda purificatrice in acqua e la vestizione delle tuniche.
 
=== Altri uffici ecclesiastici ===